Dopo la RCZ “R”, ecco dalla Casa francese una versione che, con i suoi 230 cv, si pone fra la “R” da 270 cv e la “normale” THP da 200
Prosegue il lavoro di “customizzazione” iniziato lo scorso anno con la Arlen Ness, e se l’obbiettivo del custom è rendere un’auto di serie del tutto particolare esaltandone il DNA sportivo, il risultato, nel caso della RCZ Racing Cup Replica, sembra essere stato pienamente raggiunto.
Questa particolare versione della Casa del leone è infatti la “replica” (come viene inteso il termine nel mondo motociclistico) della vettura da tre anni protagonista negli autodromi italiani del Trofeo RCZ Racing Cup. Non a caso è stata studiata e sviluppata dalla 2T Course et Reglage, per conto della Lug Prince&Decker srl (info@lpditalia.it) la società che gestisce alcune delle vetture impegnate nel campionato.
Un esemplare customizzato deve, prima che ancora se ne senta la “voce”, far capire di che pasta è fatto e in quanto a questo la RCZ Racing Cup Replica non delude: rigorosamente bianca, anche nei cerchi, è caratterizzata sulle fiancate dalle gloriose strisce rosso/blu/giallo/azzurro proprie di Peugeot Sport, nonché dal colore nero della calandra e dei retrovisori esterni. Se questo non fosse sufficiente a far capire che l’animale è da track day, ecco a dissipare ogni dubbio il grande alettone posteriore ad elemento unico regolabile, che i drivers più sensibili sapranno ben calibrare per trovare il miglior set-up in funzione del tracciato da provare.
Gli interni non sono da meno: il rivestimento dell’abitacolo è una combinazione di pelle nera ed Alcantara® rossa, elementi che caratterizzano anche i sedili anteriori a forte contenimento su cui è riportato il nome del modello; il volante è anch’esso ricoperto in Alcantara® ed è stato provvisto superiormente della linea gialla per l’allineamento dell’avantreno mentre la parte bassa della corona ripete i colori Peugeot Sport.
Puro divertimento…
Nuova la centralina governata da un microprocessore di ultima generazione, che ha appunto portato la potenza della RCZ Racing Cup Replica a 230 cv, innalzando al tempo stesso il valore di coppia massima.
Nel sistema di scarico a doppio terminale della specialista Supersprint, il catalizzatore centrale è stato sostituito da un’unità metallica che ha consentito un guadagno di 5 cv, garantendo nel contempo un abbattimento ottimale degli inquinanti mentre l’aumentata pressione dei gas di scarico in uscita dal turbo viene regolata da una nuova valvola pop off, che ogni qual volta si chiude repentinamente il gas, genera il fischio caratteristico del rilascio.
Estremamente sofisticata anche la ciclistica la cui efficacia poggia sull’azione di ammortizzatori Ohlins “Road and Track“ che, appositamente tarati per questo esemplare, sono dei “Dual Flow Valve”, ovvero adottano una valvola a doppio flusso, che permette di replicare gli stessi carichi sia in fase di estensione sia in quella di compressione, rendendo l’assetto estremamente piatto, permettono agli pneumatici di mantenere un ottimale contatto con l’asfalto a tutto vantaggio di grip e trazione.
Poiché tanta esuberanza va quando necessario imbrigliata, ecco che l’impianto l’impianto frenante – rigorosamente Brembo – ha rosse pinze flottanti a sei pistoncini di diametro differenziato, dischi anteriori da 380 mm baffati e forati per favorire la dissipazione del calore ed è dotato di pasticche ad elevate prestazioni.
Giovanni Notaro