Sgomento e sincero dolore per la perdita di un grande uomo che non potrà essere dimenticato
Un infarto, male che spesso colpisce chi vive con passione e dedizione affetti e lavoro, lo ha sottratto all’affetto dei suoi cari ed alla stima di quanti – tanti – lo apprezzavano.
“Mazda piange la prematura scomparsa di Andrea Fiaschetti”: così la Filiale italiana della Casa giapponese da lui diretta ha aperto il comunicato con cui ha annunciato agli addetti ai lavori ed a quanti lo conoscevano, il venir meno del proprio Amministratore Delegato.
Io lo conoscevo bene: eravamo legati da simpatia, amicizia e stima, una stima che Andrea si era sempre guadagnato sul campo ed ancora di più nella grande famiglia Mazda della quale era entrato a far parte nel 2001 e per la quale non si era mai risparmiato profondendo, nelle diverse posizioni occupate, inventiva, energia e competenza come dimostrato dalla continua ascesa del marchio, culminata in quel 36% di crescita 2015 su 2014 che ha collocato Mazda Italia fra i più brillanti performer del nostro mercato.
Questo giovane Amministratore Delegato – non aveva ancora 48 anni – aveva un entusiasmo ed una passione per il proprio lavoro incredibili ma, al contrario di altri che fondano la propria vita sulla professione, lui aveva diversi altri interessi, primo fra tutti, l’amore per la famiglia ma anche per il calcio (era uno sfegatato sostenitore della Roma per la quale abbandonava il suo modo di essere naturalmente formalmente ineccepibile nelle occasioni ufficiali per trasformarsi in un «romano verace» in quelle calcistiche: era un «plus» di umanità che annullava quella distanza che in spesso si alimenta e cresce con il positivo procedere della carriera ed il successo nella vita).
Un carattere estroverso e scherzoso, sempre in grado di alleggerire situazioni con battute fulminanti e sempre pronto a mettersi in gioco, e questo mi fa venire in mente una sfida a squadre in go-kart, organizzata da Mazda: fu un’occasione di grande divertimento e sana competizione nella quale Andrea ed io, pur nella stessa squadra, non ci risparmiammo toccate prima e frecciate dopo, ma l’uomo era fatto così: professionista brillante e al tempo stesso compagno goliardico.
Inutile cercare, fra i suoi, discorsi noiosi e triti monologhi, non erano proprio nelle sue corde; al contrario la sua empatia, il suo «tifo» sincero e genuino per Mazda e l’entusiasmo per ciò che faceva si traducevano in una celebrazione di quella marca che – assieme al suo motivatissimo staff – ha saputo proiettare verso risultati importanti.
Nel ricordare il suo sorriso contagioso e la sua simpatia, lo saluto con grande affetto e, con altrettanta commozione, mi sento vicino ai suoi cari (Andrea lascia la moglie Barbara e due splendide figlie) ed a tutta la squadra Mazda.
[ Il Direttore ● Tony Colomba ]
I redattori delle redazioni di Motori360 e PROTECTA si stringono a familiari, amici e colleghi di Andrea