Alfisti e appassionati di auto in generale accolgono con entusiasmo le ultime news che vedono imminente la presentazione del nuovo B-SUV del Biscione
Quando ne parla il CEO dell’Alfa Romeo Imparato significa che ormai le cose sono quasi pronte. Ed è proprio questo che sta decisamente smuovendo l’interesse degli appassionati al marchio italiano del Biscione. Il nuovo B-SUV è ormai in dirittura d’arrivo e finalmente abbiamo qualche notizia in più che allevierà l’attesa.
Il suo debutto è previsto per la Primavera del 2024, voci di corridoio concordano sul mese di Aprile, e anche Imparato lo lascia «intuire». Fortunatamente conosceremo il nome del piccolo di casa Alfa Romeo già a Dicembre, e si spera accompagnato da qualche altra succosa notizia.
Solita piattaforma ma si spera in salsa un po’ differente
La piattaforma delegata a ospitare il vestito italiano è la CMP, che già abbiamo visto, provato e conosciuto sulla Jeep Avenger (fresca vincitrice del premio «Auto Europa 2024» dell’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive) e della Fiat 600e (che si è aggiudicata nella stessa votazione della UIGA il premio della «Giuria Popolare») e sono di fatto due sorelle della futura Alfa Romeo. Da questi dati ci si aspetta un SUV leggermente più largo delle parenti, con una lunghezza di circa 4,30 metri.
Negli ultimi giorni qualche scoop ha smosso noi appassionati. Nello specifico si parla di una versione completamente elettrica con un prezzo intorno ai 40.000 euro. Su una versione full-electric non abbiamo dubbi, tuttavia il prezzo rimane una ipotesi. Se così fosse, costerebbe poco più della Alfa Romeo Tonale, di fatto sorella maggiore. Ma parliamo di un confronto tra allestimenti diversi, quindi difficile da digerire.
Concorrenza agguerrita, ma Alfa Romeo vuole dire la sua già all’esordio
Ciò che è certo è la presenza in questo segmento di spietate concorrenti. Tra tutte ricordiamo la Peugeot e-2008 e la Hyundai Kona Electric. La nostra Alfa esordirà dunque in un ambiente non proprio amichevole e con un bagaglio di esperienze elettriche ridotto all’osso. Ricordiamo infatti che la B-SUV «firmata» Alfa Romeo sarà la prima auto completamente elettrica del Biscione.
A spingere il B-SUV in versione elettrica ci penserà probabilmente la classica unità Stellantis con batterie da 51 kWh e 156 cv di potenza. È però lecito attendersi anche qualcosa di già pepato considerando che i rumor parlano di due dati trapelati dagli addetti ai lavori. Entrambi riguardano l’autonomia ma i valori discostano molto tra loro. C’è chi parla… di 400 km e chi di 550, entrambi nel ciclo WLTP. Non ci resta che attendere e sperare.
Design che soddisferà gli orfani di MiTo e Giulietta
Esteticamente Jean-Philippe Imparato, Amministratore Delegato della Casa del Biscione, si è sbilanciato davvero poco, ha però dato una serie di indicazioni che forse potrebbero aiutare a comprendere meglio l’anima di questa Alfa Romeo. Differirà leggermente dalle linee attuali senza rinunciare agli stilemi classici del marchio e farà affidamento su un’arma «segreta» ovvero un forte richiamo alle Alfa Romeo più vendute degli ultimi decenni. Su tutte si parla di MiTo, Giulietta e 147/156/GT. Il compito è proprio quello di piacere e di sostituire le auto che hanno rappresentato il marchio e tanti italiani nei primi anni 2000 fino al radicale cambiamento avvenuto con Giulia.
Si punta quindi a un prodotto popolare, un prodotto che finalmente possa fare i numeri sperati considerando che il marchio ha in gamma solo veicoli «eccessivamente» costosi e non alla portata di tutti. La versione full-electric potrebbe inoltre invogliare i «nuovi alfisti» senza offendere troppo chi è rimasto fedele al buon vecchio termico che comunque rimarrà presente.
Il nostro augurio è che non sia un classico copia e incolla di altri modelli quasi identici, ma piuttosto un «vero» Biscione, capace tanto di divertire quanto di scarrozzare la famiglia.
[ Ermanno Ceccherini ]