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Al Salone ginevrino il debutto della Ginetta che deriva dalle LMP1

Il costruttore inglese ritorna a far parlare di se con una supercar che per molte soluzioni tecniche deriva strettamente dalle LMP1

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Siamo alle porte del Salone di Ginevra, che inizierà il prossimo 7 marzo, e già si hanno le prime indiscrezioni. Ginetta, marchio inglese fondato nel 1958 dai quattro fratelli Walklett, presenterà una supercar che di auto da strada ha ben poco, non a caso monta soluzioni usate su vetture della categoria LMP1. Non si conoscono ancora dettagli come il nome o il prezzo, l’unica cosa conosciuta è che gli ingegneri l’hanno progettata partendo da un foglio bianco.

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Ma veniamo al dunque, il telaio monoscocca è interamente in fibra di carbonio, come anche i pannelli del corpo vettura. L’aerodinamica è curata nei minimi dettagli, come lo dimostrano gli scarichi laterali che contribuiscono a creare un flusso d’aria più fluido. L’ala posteriore ha lo stesso profilo della Ginetta LMP1 che, con l’aiuto dell’aerodinamica (non attiva ndr.) e del diffusore, genera una deportanza di 376 kg a 160 km/h, solamente il 5% in meno della LMP3 costruita dalla stessa casa.

Il propulsore è interamente costruito dalla Ginetta e si tratta di un 6 litri V8 aspirato in alluminio ricavato dal pieno. Tutto ciò si traduce in 600 cavalli e 700 Nm di coppia per soli 1.150 kg (peso a secco e senza pilota), con un rapporto peso potenza che sfiora 2 kg/cv.

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Inoltre, posizionando il motore in posizione ancor più centrale rispetto ad altre supercar convenzionali, gli ingegneri sono riusciti ad ottenere una distribuzione di peso del 49% all’anteriore e 51% al posteriore. Questo, sommato a sospensioni derivate dal mondo delle gare e al telaio con cella di sicurezza progettato per ottemperare alle specifiche FIA, fa di questa vettura un perfetto strumento da pista.

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Ma non vi fate ingannare dallo spirito pistaiolo della Ginetta perché all’interno troverete comunque l’aria condizionata, i sensori di parcheggio con la telecamera posteriore, la ricarica wireless per lo smartphone e 675 litri di bagagliaio.

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Come anticipato ad inizio articolo non si conoscono ancora nome e prezzo, ma possiamo dirvi che delle 20 unità che verranno prodotte nel 2020 ne restano solamente 8, quindi se siete interessati affrettatevi!

[ Gianni Heidelberg ]