In occasione dell’esposizione del Milano Monza Motor Show 2021, l’Unione Italiana Giornalisti dell’Auto dedica attenzione alla sostenibilità sondando, e stimolando, la conoscenza degli automobilisti sulle nuove tecnologie e sui propulsori di «nuova generazione»
«Il Motore del Futuro» è il titolo della rassegna che l’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive (U.I.G.A.) presenta in occasione del Milano Monza Motor Show dal 10 al 13 giugno. Il Motor Show lascia dunque la «parola» alle motorizzazioni più rispettose dell’ambiente in termini di emissioni di CO2, le sole, in sostanza, quando parliamo di veicoli, che possono condurci in un futuro sostenibile. L’obiettivo della rassegna è dunque quello di informare, motivare e stimolare la sensibilità degli automobilisti verso le nuove offerte di mobilità sostenibile. Nell’ambito della rassegna l’U.I.G.A. ha predisposto per il pubblico anche un sondaggio elettronico accessibile mediante il QR-Code presente sulle auto in esposizione e il collegamento web dedicato www.uiga.it/vota-il-motore-del-futuro.html
Protagoniste saranno quindi le vetture di ultima generazione con motorizzazione totalmente elettrica, ibrida, a metano e a idrogeno. In particolare sei automobili rappresenteranno diversi gruppi propulsori e tipologie di alimentazione: Audi A3 Sportback «Metano», Fiat Nuova 500 «Elettrica», Mole Valentino «Elettrica ad Alta Potenza» (esemplare unico su base Tesla Model S), Land Rover Defender 90 «Ibrida», Renault Captur E-Tech «Ibrida Ricaricabile», Hyundai Nexo «Idrogeno».
◙ METANO – Audi A3 Sportback 30 g-tron
► Emissioni C02 96 g/km
Uno dei punti di forza delle proposte green marchiate Audi è rappresentano dalla propulsione a gas naturale con alimentazione affidata a tre serbatoi per il metano (da 17,3 kg complessivi) e un piccolo serbatoio da 9 litri per il carburante tradizionale a garanzia di una riserva in situazioni di emergenza.
Audi A3 Sportback 30 g-tron è caratterizzata da un motore 4 cilindri 1.5 TFSI da 131 CV e 200 Nm di coppia massima, abbinato al cambio automatico S Tronic doppia frizione a 7 rapporti. Rispetto alle versioni a benzina «perde» qualcosa in termini di capienza del bagagliaio (280 litri anziché 380 nel normale assetto di marcia), ma permette quasi 450 km di autonomia a gas (ed un «pieno» di metano costa circa 17 euro), e circa 130 km di percorrenza a benzina.
◙ IDROGENO – Hyundai Nexo
► Emissioni C02 0 g/km
Viaggia a zero emissioni ed «elimina» le polveri sottili più microscopiche (ovvero quelle inferiori al PM2.5): con Nexo fuel cell il «colosso» coreano aumenta la propria attenzione verso l’alimentazione a idrogeno che aveva fatto il suo esordio in gamma con la Hyundai ix35 FCEV.
Cifre alla mano, il SUV Nexo – omologato per cinque persone e forte di un bagagliaio dalla capienza variabile fra 461 e 1.466 litri – è spinto da un motore elettrico da 163 CV e 395 Nm di coppia massima. I serbatoi dell’idrogeno garantiscono alla Hyundai Nexo un’autonomia di marcia che arriva a sfiorare 670 km.
◙ ELETTRICO – Fiat Nuova 500
► Emissioni C02 0 g/km
Tecnologica, digitale e connessa: la Fiat Nuova 500 è l’auto elettrica più venduta in Italia nei primi tre mesi del 2021. Modello chiave per l’evoluzione elettrificata del gruppo Stellantis offre fino a 320 km di autonomia nel ciclo WLTP e 3 modalità di guida: Normal, Range (con funzione «One-pedal Drive») e Sherpa, per la massima riduzione del consumo energetico.
Gli allestimenti previsti sono quattro: Passion, Icon e LaPrima con motore 118 CV ed Action (95 CV e 185 km di autonomia). Alla versione berlina si affiancano la Cabrio con tetto panoramico e l’innovativa 3+1, che garantisce un più facile accesso ai sedili posteriori.
◙ IBRIDO – Land Rover Defender 90 MHEV
► Emissioni C02 228 g/km
In analogia alla versione 110 a cinque porte che aveva inaugurato la nuova generazione del modello-simbolo dell’offroad d’oltremanica, la Land Rover Defender 90 ha abbandonato la tradizionale architettura del telaio separato per adottare la piattaforma a scocca portante. Seguendo una strategia già introdotta su altri modelli del marchio, la Defender è spinta da un motore tre litri diesel dotato di sistema mild hybrid a 48 Volt per migliorare i consumi e ridurre contestualmente le emissioni.
Il sei cilindri Ingenium declinato nelle versioni D200 e D250 eroga una potenza massima rispettivamente di 200 e 249 CV. La trazione è integrale permanente, abbinata ad un cambio automatico ZF. Il consumo medio dichiarato è di 8,8 litri per 100 km, con 219 g/km di emissioni di CO2.
◙ IBRIDO RICARICABILE – Renault Captur E-Tech plug-in hybrid
► Emissioni C02 32 g/km
L’esperienza acquisita da Renault nel motorsport trova applicazione concreta nella tecnologia E-Tech, forte di ben 150 brevetti e proposta anche per il modello Captur nei due sistemi full hybrid e plug-in hybrid, con accumulatore da 9,8 kWh ricaricabile.
La versione plugin vede l’abbinamento dell’unità 1.6 benzina da 160 CV e due motori elettrici, uno dei quali è di tipo HSG (ovvero starter ad alta tensione) con trasmissione e-shifter provvista di funzione Brake per il recupero dell’energia nelle fasi di decelerazione. Fra le modalità del modulo Multi-sense, il programma Pure (che consente il passaggio all’alimentazione 100% elettrica se è sufficiente l’energia) e la modalità Sport, che permette di disporre della potenza combinata delle tre unità motrici.
◙ ELETTRICO – Mole Valentino
► Emissioni CO2 0 g/km
Il marchio Tesla fondato da Elon Musk ha inaugurato l’era dell’auto elettrica di nuova generazione: batterie agli ioni di litio, elevati quantitativi di produzione secondo processi di assemblaggio ad elevata automazione, dispositivi di gestione della carica, sistemi di ausilio attivo alla guida di livello superiore (AutoPark e AutoPilot su tutti). La Mole Valentino è una one-off basata sulla Tesla Model S.
Il powertrain della berlina californiana è rimasto invariato ma la Up Design di Umberto Palermo è intervenuta ridisegnando gruppi ottici e paraurti, ed integrando il logo Mole Automobiles nel frontale.
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