Il deserto del Qatar ha ospitato la 23esima edizione dell’avvincente competizione che ha visto schierati al via 110 equipaggi. Si tratta della seconda gara in calendario valida per il campionato FIA Cross Country Rallies
110 tra auto, moto e quad, dal 6 all’11 aprile hanno affrontato, nella regione occidentale di Al Garbia, cinque giorni di gara su un percorso lungo ben 1.987 km, tracciato su un territorio insidioso, disegnato dalle alte dune e dalle sabbie soffici del deserto arabo di Rub Al Kahli. Realizzata con il Patrocinio del governatore H.H. Sheikh Hamdan bin Zayed Al Nahyan, l’Abu Dhabi Desert Challenge è stata la seconda gara in calendario valida per il campionato FIA Cross Country Rallies, dove quest’anno si stanno sfidando professionisti di spessore del mondo dell’off-road.
La competizione, dopo un prologo con relative verifiche tecniche ed amministrative presso il circuito di Yas Island, che ha ospitato il recente Gran Premio di Formula 1 di Abu Dhabi, ha preso il via sabato 6 aprile con una prima super speciale, resa ancora più difficile dalla pioggia e della nebbia improvvisamente abbattutesi sul percorso, in modo così imprevisto e violento da costringere gli organizzatori ad annullare per motivi di sicurezza il via alle moto.
Le tappe successive, ognuna delle quali dedicata ad uno specifico sponsor, si sono svolte nei 5 giorni seguenti, con Nani Roma, leader della classifica auto già dalla seconda speciale “ADNOC”, e Schlesser, che conquistava la prima posizione nella tappa “Qsar Al Sarab”.
Molto combattuta anche la gara tra le moto, con Sam Sunderland a bordo della sua Honda che andava a vincere due speciali su quattro, mentre Marc Coma, tornato in piena forma dopo l’incidente in Marocco, seguiva da vicino pronto a sferrare il colpo vincente.
Dopo la tappa “Nissan”, nella quale Nani Roma rafforzava la sua leadership su Schelesser, l’ultima speciale – che prevedeva il ritorno dal deserto di Rub Al Khali all’autodromo di Yas Island – sanciva la vittoria di Nani Roma e Michel Perin su Mini All4 Racing.
Colpo di scena nella categoria moto
Nella penultima tappa, Sam Sunderland con tre minuti di vantaggio su Coma, veniva penalizzato di dieci minuti per aver saltato una parte del percorso. La conseguente retrocessione ha permesso a Marc Coma di apporre per la settima volta il proprio sigillo all’Abu Dhabi Desert Challenge.
Nella categoria “quad” a vincere è Mohammed Abu-Issa (il terzo pilota locale a trionfare in questa competizione), ma va sottolineata la buona prestazione di Camelia Liparoti di Livorno, unica rappresentante del gentil sesso presente in gara, arrivata ventunesima assoluta ed ottava di categoria.
Una piccola citazione va giustamente data anche all’R-Team capitanato da Renato Rickler, che quest’ anno sarà impegnato nel mondiale Cross Country a 360 gradi. Grazie al 4° posto del portoghese Branco, all’8° posto del brasiliano Moraes e al 10° posto del campione in carica Varela (penalizzato di 100 ore a causa della rottura del tubo dell’olio), la squadra ha concluso al meglio una grande sfida, riuscendo a portare a casa punti preziosi per il mondiale.
Lorenzo Gentile