Oltre al Comune di Guidonia, il nuovo svincolo interessa infatti anche alcuni comuni limitrofi come Mentana, Fonte Nuova, S. Angelo Romano e Tivoli collegati finora alla capitale unicamente attraverso il casello autostradale di Tivoli e il Grande Raccordo Anulare.
“Un nuovo obiettivo raggiunto di cui essere soddisfatti -ha commentato Riccardo Mollo, Condirettore Generale Operations e Maintenance di Autostrade per l’Italia – Siamo riusciti a mettere a disposizione del territorio e della popolazione un’opera così fortemente richiesta e importante per lo sviluppo infrastrutturale e industriale dell’area in poco più di 20 mesi di lavori, rispetto ai 22 previsti dal contratto, grazie all’affidamento alla nostra controllata Pavimental e alla collaborazione con l’Anas e tutti gli enti locali coinvolti: Regione Lazio, Provincia di Roma e Comune di Guidonia Montecelio”.
“E’ un’opera destinata a cambiare per sempre la mobilità dell’asse tiburtino – è il commento del sindaco di Guidonia Montecelio Eligio Rubeis- un progetto che parte da lontano, nel 2004, quando, da assessore ai Lavori Pubblici di questo Comune, con l’allora sindaco Stefano Sassano chiedemmo alla Regione di stanziare le prime somme. Ricordo – spiega – che tutto cominciò con un emendamento alla finanziaria regionale approvato dal Consiglio, proprio nel 2004. Guidonia aveva bisogno di prevedere un grande collegamento strategico di risposta a mobilità e sviluppo economico. Così, siamo andati avanti in questi anni, ce ne sono voluti sei per i pareri, i project financing, gli stanziamenti. Ora, questa opera fondamentale, a distanza di appena 20 mesi dall’avvio dei cantieri, vede la luce, destino ha voluto ad inaugurarla fossi io, oggi sindaco di questa città”.
La collocazione sul territorio dell’opera è frutto dei risultati di uno studio di fattibilità commissionato da Autostrade per l’Italia e la scelta ha tenuto conto sia delle problematiche trasportistiche, sia delle questioni tecniche che di quelle territoriali.
La nuova infrastruttura autostradale si allaccia alla strada provinciale 28P attraverso una rotatoria progettata con forma ovoidale, con 4 rampe di accesso, per rispondere sia al notevole flusso di traffico previsto e sia al numero di arterie affluenti e prevede: svincolo a “trombetta” con cavalcavia di scavalco dell’autostrada; struttura di esazione pedaggi costituita da: 8 porte, di cui n. 3 di entrata e 5 di uscita (oltre a 2 piste per transiti eccezionali in ingresso ed in uscita); un fabbricato di stazione ed impianti, nonché di un fabbricato cabina elettrica.