Per rappresentare la vasta gamma – che negli anni ha visto oltre 120 versioni diverse – saranno esposti tre esemplari: uno verde, uno bianco e uno rosso in omaggio ai 150 anni dell’Unità.
La 205 GTI rossa farà riaccendere la passione di molti, magari a suo tempo insoddisfatta; la 205 Rallye bianca simbolizzerà le innumerevoli vittorie sportive del modello; la verde 205 cabriolet Roland Garros, la cui carrozzeria era prodotta dalla Pininfarina, riconfermerà lo stretto legame tra il Leone e l’Italia.
Ad Auto e Moto d’Epoca sarà presentato in anteprima un nuovo libro sulla 205 scritto da Daniele Bellucci, una vera e approfondita guida all’identificazione.
La Serie 205 di Peugeot ha una lunga storia di innovazione e modernità in rapporto ai suoi tempi. Nel 1929, quando venne presentata la 201, furono brevettate tutte le sigle a tre cifre con lo zero nel mezzo. Poco dopo il lancio, la vettura adottò le sospensioni anteriori indipendenti, un primato tra le piccole vetture di serie. La 202 del 1938 fu una evidente espressione della modernità grazie al suo stile Deco che ritroviamo nelle decorazioni della carrozzeria. La 203 del 1947 fu la prima vettura presentata nel dopoguerra e propose anche in Europa la linea “oca di latta” in voga oltre Oceano. Con la 204 del 1965 Peugeot presentò nella classe 1100 cc la prima berlina moderna con motore anteriore trasversale, trazione anteriore. Poco dopo, sempre con la 204, si aggiudicò il primato del più piccolo diesel al mondo.
E’ nel 1983, con l’arrivo della 205, soprattutto la piccola bomba GTI, che la presenza e l’immagine giovane e moderna di Peugeot si conferma definitivamente. Le 206 e le attuali 207 hanno riconfermato il primato di questa serie in fatto di modernità delle linee e di prestazioni nel rispetto dell’ambiente dei suoi motori