Al SEMA 2015, a pochi mesi dal debutto della nuova Mazda MX-5, il costruttore giapponese ha voluto incuriosire il pubblico con due interessanti versioni
Negli Stati uniti questa roadster si chiama Miata e conquista per la sua linea che incarna la massima espressione del design KODO, termine che la Casa giapponese usa per definire un insieme di caratteristiche estetiche che oltre alla grinta, trasmettono fascino ed eleganza.
Al fine di esaltare maggiormente il carattere sportivo di questa roadster, Mazda ha realizzato 2 interessanti varianti che ha voluto presentare a Las Vegas con la sigla MX-5.
La MX-5 Spyder si presenta nella unica variante di colore Mercury Silver e come copertura dell’abitacolo dispone di un semplice bikini top, quanto basta per proteggersi dagli improvvisi, ma veloci acquazzoni estivi. Per il resto, l’estetica è la stessa della MX-5 o Miata di serie, salvo un adesivo sulle portiere con il numero «05» ad indicare il modello di origine ed un aerokit in carbonio che comprende un sobrio spoiler anteriore e un sottoporta con la funzione di deflettore d’aria. La grinta sportiva viene ulteriormente espressa dagli specifici cerchi in lega Yokohama Advan Racing RS II da 17” verniciati nero lucido sui quali sono stati montati pneumatici semi-racing Yokohama Advan A048 nella misura 225/45R, inoltre i sedili ed i rivestimenti interni sono rifiniti con pelle Spinneybeck Prima color brown.
Più estremo l’aspetto della MX-5 Speedster nel colore Blue Ether, per la quale si è voluto puntare sul contenimento del peso a favore di prestazioni più esaltanti con l’esperienza del vento tra i capelli come nelle più simboliche auto sportive degli anni ’50. Allo scopo i progettisti Mazda hanno eliminato il parabrezza anteriore, sostituito (si fa per dire) da una palpebra in carbonio sopra il cruscotto con la funzione di deflettore dell’aria e per esibire la tipica estetica Speedster, dietro i sedili ritroviamo i caratteristici cupolini carenati che includono 2 archi di acciaio con la funzione di roll-bar.
Fibra di carbonio è stata utilizzata per le porte e nelle rifiniture dell’abitacolo. Anche i cerchi RAYS Gram Light 57Xtreme da 16” con pneumatici slik competition racing Kuhmo Ecsta V710 225/50R, hanno contribuito a contenere il peso della vettura in 943 kg, 113 kg meno della versione attualmente in listino.
Nel vano dietro i sedili anatomici rivestiti in Alcantara® neri, realizzati dall’azienda giapponese Mu-Len Delta e normalmente utilizzato per il ricovero del telo di copertura, sono stati ricavati alcuni vani portaoggetti sagomati dotati di chiusura con chiave.
A parte l’assetto più corsaiolo della Speedster, -30 mm dovuto alle molle più basse e agli speciali ammortizzatori regolabili, le 2 versioni Speciali della MX-5 adottano lo stesso motore della vettura di serie, il 4 cilindri 2 litri DOHC a 16 valvole della serie SKYACTIV-G che eroga una potenza di 160 cavalli.
[Paolo Pauletta]