La nuova C4 Cactus, ora più sobria e confortevole, cerca di imporsi nel complicato mercato delle berline compatte dotandosi di contenuti tecnologici
Comfort aumentato, personalità meno invasiva e linee rinnovate, queste sono le novità della nuova C4 Cactus rispetto all’antenata. Gli Airbump ora sono meno vistosi e non occupano più gran parte dello sportello ma sono stati riposizionati nella parte bassa della portiera.
Lo stesso sul frontale, dove queste bolle d’aria quasi invisibili incorniciano i fari fendinebbia con la possibilità di personalizzarne il colore. Sul retro troviamo luci Led 3D allungate e Airbump quasi invisibili mimetizzarsi nella parte bassa della fascia in plastica.
Al contrario gli interni non hanno subito profondi rinnovamenti, se non nei sedili che ora possono avere un’ulteriore imbottitura in schiuma poliuretanica (optional a 500 euro) che aumenta ulteriormente l’azione assorbente delle sconnessioni stradali.
La plancia è sempre la stessa, con lo schermo touch da 7” al centro con cui è possibile gestire radio, navigatore, telefono, «clima» automatico e integra Android Auto ed Apple Car Play. Peccato per i finestrini posteriori con apertura a compasso, non molto comodi all’evenienza. Per contro l’abitabilità interna è ottima, con dimensioni esterne di 1,98 metri (larghezza), 4,17 (lunghezza) e 1,49 (altezza) di spazio per quattro persone ce n’è abbastanza. Non da meno il portabagagli con i suoi 358 litri di capienza.
La versione oggetto della prova è la «BlueHDi 100 S&S» con motore diesel 1.499 cc da 102 cavalli abbinato ad un cambio manuale a 6 rapporti. Per i più pigri che desiderano il cambio automatico è possibile optare per la versione da 120 cavalli sempre diesel. Per i motori benzina abbiamo invece il 1.199 cc da 110 cv (con cambio manuale ed automatico) e la versione da 130 cv (solo con cambio manuale).
Ma ora arriviamo alla vera innovazione tecnologica di questa vettura, le sospensioni Progressive Hydraulic Cushions™ o PHC. Mai viste sul mercato, tali sospensioni montano smorzatori idraulici agli estremi della sospensione, uno in estensione e uno in compressione. Questo permette di filtrare le irregolarità del manto stradale in maniera più morbida rispetto una sospensione convenzionale, composta di solito da una semplice molla e un finecorsa meccanico.
Tanti anche i sistemi di assistenza alla guida, che tra optional e dotazioni di serie possono arrivare a 12! C’è la possibilità di avere anche il sistema per il parcheggio automatico senza toccare il volante, optional a 700 euro con il pacchetto «Pack Park Assist».
I prezzi per la nuova C4 Cactus vanno dai 19.700 euro per la versione FEEL con motore benzina ai 25.200 euro per la versione SHINE con motore diesel da 120 cv e cambio automatico.
Per la prova completa e per ulteriori informazioni sulla versione BlueHDi 100 S&S SHINE oggetto del test visitate il portale giornalistico «testMotori360.it».
[ Gianni Heidelberg ]