In questo secondo articolo la trasformazione della Duetto 1600 de «Il laureato» nella 1750 competizione portata da Musumeci-Barbante al traguardo della 57° Targa Florio (ed. 1973)
Scocca e carrozzeria
La Duetto che partecipò alla Targa del 1973 era non una 1600 ma una 1750 che differiva dalla sorella minore, cilindrata a parte, nel volante, nelle coppe copri-ruota di diverso disegno e per il logo 1750 sul cofano posteriore sormontato dallo stemma della casa; inoltre il modello da montare presentava una livrea rosso aranciato simile a quella del Duetto visto nel film «Il laureato» e che verosimilmente si riferiva al rosso utilizzato nel 1966, anno di presentazione della Duetto 1600.
La carrozzeria è stata quindi preparata scartavetrandone tutti i singoli elementi sui quali è stata spruzzata la mano di fondo, a sua volta lisciata prima di essere riverniciata in acrilico rosso 501 ovvero la corretta tonalità della versione che corse la Targa del 1973.
Prima della riverniciatura sono state eliminate mediante stuccatura le antiestetiche giunzioni sul muso ai lati dello scudetto e lateralmente nel tratto fra il paraurti ed i passaruota anteriori restituendo così al muso della Duetto la sua originaria eleganza; smontati inoltre i componenti che si potevano facilmente asportare mentre quelli che presentavano rischi di smontaggio sono stati mascherati.
Va poi ricordato che la 1600 era dotata solamente della classica scritta Alfa Romeo mentre sulla 1750 veniva montata quella indicante la cilindrata che nel modello è stata aggiunta dopo essere stata riprodotta sagomando del filo d’argento.
Anche la targa TO 980386 corrispondente alla vettura originale, è stata realizzata ex-novo così come le decals, appositamente realizzate in scala 1-8.
L’interno dei cofani anteriore e posteriore come anche le pareti del portabagagli (che nel modello originale risultavano lisci e senza nervature) ed il sottoscocca, sono stati trattati con una speciale vernice per paraurti che in scala ridotta riproduce l’antirombo tipico delle Alfa Romeo di quegli anni.
Come si può notare la foto centrale mostra la tonalità rosso arancio del modello originale mentre le due foto ai lati sono state riverniciate nella corretta tonalità di rosso.
Il ferma cofano è stato riprodotto, ovviamente in scala 1/8, in gomma siliconica colata in uno stampo appositamente realizzato.
La foto del sottoscocca evidenzia il complesso dei tiranti, tubazioni e flessibili relativi al comando del freno a mano, auto-costruito in quanto non contemplato nel modello di serie.
Concludiamo con alcune immagini del pianale, dal grezzo al completamento con tutti gli organi meccanici e le modifiche apportate: partendo dal vano bagagli modificato si passa al sottoscocca grezzo, a due immagini dello stesso semi-completo ed infine ad uno di quello terminato.
[ testo Gianni Petta raccolto da Giovanni Notaro ]
Immagini Gianni Petta