Il nuovo programma, denominato UKH2 Mobility, prevede la collaborazione tra tre Dipartimenti Governativi e la partecipazione di aziende provenienti dai settori del servizio pubblico, del gas, delle infrastrutture e dal settore automobilistico.
Il gruppo dovrà valutare nel Regno Unito il potenziale dell’idrogeno come combustibile per i Veicoli a Bassissime Emissioni di Carbonio prima di sviluppare un piano di commercializzazione tra il 2014 e il 2015. Il progetto ha tra i suoi obiettivi, tra cui l’analisi dettagliata del caso britannico per l’introduzione di veicoli a celle a combustibile idrogeno come una delle soluzioni per la riduzione delle emissioni e per la quantificazione dei benefici potenziali, la quantificazione degli investimenti necessari alla commercializzazione della tecnologia, comprese le infrastrutture di rifornimento e l’identificazione dei requisiti necessari per garantire al Regno Unito un ruolo di primo piano nella produzione di veicoli a celle a combustibile idrogeno, aprendo così la strada per diverse opportunità economiche mediante la creazione di nuovi posti di lavoro e la spinta delle economie locali.
Tutti i partecipanti hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa secondo il quale accettano di condividere le rispettive tecnologie e competenze. Parlando in occasione del lancio di UKH2 Mobility presso la Royal Society, Mark Prisk ha commentato: “Il Regno Unito sta dimostrando a sé stesso di poter essere la chiave per la commercializzazione di veicoli con emissioni estremamente ridotte, un fatto dimostrato dalla crescita nel numero delle auto elettriche e degli ibridi plug-in presenti sulle nostre strade. Il sostegno per questo mercato da parte del Governo consiste in un investimento di 400 milioni di sterline per lo sviluppo, la promozione e il lancio di veicoli a basse emissioni.” Questo il commento di Jerry Hardcastle, Vice Presidente del settore Design e Sviluppo di Nissan: “Si tratta di un passo importante per il settore automobilistico verso lo sviluppo di tecnologie ecologiche e di una mobilità a zero emissioni, che getterà basi molto solide per il lancio commerciale dei veicoli a idrogeno, i quali potrebbero diventare negli anni a venire un segmento importante del mercato automobilistico britannico. Questa lunga lista di partner ci assicura tutte le competenze necessarie affinché il progetto UKH2 Mobility possa diventare uno studio credibile ed esaustivo.”
UKH2 Mobility renderà note le proprie valutazioni sul potenziale dell’idrogeno entro la fine del 2012. Se l’esito risultasse positivo, verrà sviluppato un piano d’azione affinché si possano portare a termine tutti i passi necessari per preparare il Regno Unito a diventare uno dei primi mercati a lanciare i Veicoli Elettrici a Celle a Combustibile Idrogeno.
Il progetto UKH2 Mobility vede la partecipazione di 13 aziende, tra cui Toyota e Nissan, oltre a tre Enti Governativi Britannici – Il Ministero del Commercio e dell’Industria, il Ministero dei Trasporti e il Dipartimento per l’Energia e il Cambiamento Climatico, spalleggiato dalla European Fuel Cells & Hydrogen Joint Undertaking.
I veicoli a celle a combustibile condividono larga parte della tecnologia del motore elettrico e della trasmissione di altri veicoli elettrici e plug-in, sono i dispositivi di conversione e stivaggio energetico ad essere differenti. Le celle a combustibile sono un dispositivo elettrochimico proprio come una batteria, ma a differenza di una batteria esse generano potenza soltanto in caso di alimentazione a idrogeno. Si tratta di dispositivi altamente efficienti (il 50-60% paragonato a una media di circa il 20% dei motori a combustione interna) che non comportano emissioni o agenti inquinanti a livello di scarico e riducono in maniera significativa le emissioni nell’intero ciclo vitale del veicolo se confrontati agli odierni motori diesel e benzina. L’idrogeno rappresenta un’energia pulita. Se utilizzato come combustibile nei sistemi in questione esso non restituisce alcuna emissione carbonica (monossido di carbonio, anidride carbonica, idrocarburi incombusti o particolato). L’utilizzo dell’idrogeno contribuisce quindi al miglioramento della qualità dell’aria e alla riduzione dei livelli di CO2.
I veicoli elettrici con celle a combustibile sono visti come parte della gamma di soluzioni necessarie alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica nel mondo dei trasporti. La Automotive Council Roadmap ha identificato il modo in cui affiancare i veicoli con celle a combustibile a quelli ibridi, elettrici e a quelli equipaggiati con i più efficienti motori a combustione interna.