L’amara considerazione viene da AssoMarinas, che rileva come, tra le tante emergenze del Turismo italiano, siano saltati anche i piani finanziari delle aziende portuali turistiche, problema che AssoMarinas si augura dovrà entrare da subito nell’agenda del prossimo governo. Alti i disagi economici per le attività legate al diporto, tra stabilimenti balneari e porti turistici dotati di “atto formale” con canone demaniale predeterminato e indicizzato.
Ma non è meno sentita la preoccupazione del come riempire i nuovi 50.000 ormeggi previsti entro il 2015, (dei quali oltre due terzi programmati nel centro-sud Italia) oggi in fase di realizzazione e di progettazione lungo tutta la costa italiana, strutture queste che saranno generate dalle norme sulle ristrutturazioni dei porti storici, dalle concessioni rilasciate dagli enti locali e dalla liberalizzazione dei pontili galleggianti e dal forte impegno finanziario assunto in tempi più prosperi dagli operatori privati.
“La sensibile contrazione del mercato nazionale attanagliato da una crisi di fiducia sulle future possibilità di crescita ci impone oggi una visione europea sulla commercializzazione dei servizi – spiega Roberto Perocchio presidente dell’Associazione Italiana Porti Turistici – in una Europa a due velocità, per garantire gli attuali livelli di occupazione nei nostri porti dobbiamo continuare nell’opera di fidelizzazione della clientela centroeuropea rafforzando in particolare la fase di “innamoramento” che tedeschi, francesi, austriaci e svizzeri, stanno vivendo nei confronti della nostra nuova portualità turistica del Meridione”.
AssoMarinas, nell’ormai annuale conferenza stampa che si terrà al Boot di Duesseldorf a Gennaio del prossimo anno, nel corso del primo weekend del salone, presenterà le numerose novità del sistema dei servizi nautici italiani tra i quali lo Yacht-pass (badge informatico per la registrazione e la prenotazione dei transiti); le nuove procedure di gestione ecocompatibili dei rifiuti; i nuovi impianti di energie rinnovabili applicate ai porti turistici; le nuove formule e i nuovi itinerari del turismo escursionistico legati alla nautica da diporto per dimostrare tutto lo sforzo qualitativo, anche sotto l’aspetto della formazione professionale, che la portualità turistica italiana vanta rispetto alla concorrenza di altri Paesi mediterranei.
“Abbiamo constatato che la collaborazione a suo tempo avviata con le organizzazioni degli utenti tedeschi, tra cui l’ADAC (la maggiore associazione di utenti nautici europea) ha dato buoni frutti da una parte in termini di estensione degli “Stutzpunkt” (punti di assistenza ) in Italia, dall’altra in termini di acquisizione di nuovi clienti nautici anche nelle aree costiere d’Italia meno conosciute – conclude Perocchio – la nostra presenza a Duesseldorf rappresenterà anche la prima tappa estera della missione promozionale collettiva che Assomarinas sta già organizzando per il prossimo MIBS (Moscow Boat Show) del Marzo 2012, per non lasciare nulla di intentato anche nei confronti di nuovi, preziosi mercati emergenti”.