Debutto al prestigioso evento californiano per la Special Edition di Sant’Agata. Intervento del CEO Domenicali che conferma l’arrivo del SUV «Urus»
Al Salone di Ginevra dello scorso marzo, Lamborghini aveva presentato la Centenario, un’edizione speciale della Aventador realizzata per ricordare il 100° Anniversario della nascita di Ferruccio Lamborghini.
La settimana scorsa in occasione della Monterey Car Week a Pebble Beach, la Casa di Sant’Agata ha presentato la Centenario Roadster, della quale è prevista la produzione di soli 20 esemplari, naturalmente già tutti venduti al prezzo di 2 milioni di euro ciascuno, cioè circa 250.000 euro più della versione «chiusa».
Il neo CEO di Lamborghini Stefano Domenicali ha presentato personalmente questa hyper car nel corso di uno speciale evento al Quail Golf Club prima di fare il suo debutto ufficiale al Concorso di Eleganza.
La Centenario Roadster ha la scocca completamente in carbonio e adotta la stessa meccanica della versione coupé, cioè il V12 da 6.498 cc da 770 cv, +20 rispetto allo stesso motore presente sulla Aventador SV, ad un regime di 8.600 giri/min ed una coppia di 690 Nm. Esaltanti le prestazioni, 350 km/h di velocità massima e 2,9 secondi per passare da 0 a 100 km/h (per la coupé 2,8 s)
Rispetto alle altre hyper car Roadster Lamborghini, cioè la Veneno e la Aventador, la Centenario non ha nessun tipo di copertura, né telo, né tettuccio a protezione dei 2 posti, perciò è sempre open air.
L’esemplare presentato a Pebble Beach ha una livrea Argento Mat, identificato più semplicemente come Argento Centenario, sedili rivestiti in pelle nella nuance Light Brown o Terra di California con inserti color Bianco Polar.
Nel breve incontro con la stampa Stefano Domenicali ha risposto con grande disponibilità e affabilità alle varie domande e nonostante i tanti anni trascorsi in Ferrari non ha intenzione di premere sull’acceleratore, confermando che Lamborghini deve continuare ad essere protagonista tra i produttori di vetture dalle caratteristiche hyper sportive, ma deve anche essere umile pur nella consapevolezza della crescita del marchio. “Siamo una piccola azienda, stiamo crescendo, ma dobbiamo essere umili e dobbiamo fare i passi giusti. A breve presenteremo l’Urus e per noi è una grande sfida progettare un SUV. A conferma della nostra filosofia produttiva che ascolta i desideri dei clienti, posso dire che per il momento il V12 aspirato resterà il nostro motore di riferimento anche per l’Urus, anche se in prospettiva vediamo per il SUV un motore ibrido plug-in, ma non nel breve termine”.
[ Paolo Pauletta ]