Lo sottolinea Assogomma, l’Associazione confindustriale delle Aziende leader nella produzione di pneumatici. Chi esegue detta operazione lo fa sotto la propria diretta ed unica responsabilità, consapevole dei rischi che tutto ciò può causare sia al suo cliente, sia a terzi
“Da qualche tempo sul mercato assistiamo alla vendita di pneumatici vettura riscolpiti” spiega Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma. “Questa è una pratica corretta e consentita per i mezzi pesanti, non altrettanto per i pneumatici vettura per i quali è vietata. In nome e per conto di tutte le Aziende associate, ivi comprese le altre marche dalle stesse rappresentate, s’invitano i rivenditori professionisti ed ogni altro operatore nel campo dei pneumatici a non effettuare la «riscolpitura» sui pneumatici vettura non solo perché vietata, ma soprattutto perché potenzialmente pericolosa. Ogni soggetto professionale che esegua detta operazione lo fa sotto la propria diretta ed unica responsabilità, consapevole dei rischi che tutto ciò può causare sia al suo cliente, sia a terzi. Allo stesso modo invitiamo gli automobilisti ad accertarsi che i pneumatici vettura, acquistati presso i canali tradizionali o tramite internet, come prodotti d’occasione, ivi compresi quelli usati, non siano stati fatti oggetto di tale operazione di riscolpitura: una pratica vietata che va segnalata alle Autorità competenti per gli opportuni interventi”.
Cos’è la riscolpitura e perché la si fa?
La riscolpitura (in gergo «rigatura»), è un intervento di importante rilevanza tecnica consistente nella scolpitura un intaglio più profondo effettuato sul fondo del battistrada usurato. Questa operazione – ammessa per gli pneumatici destinati ai mezzi pesanti – tende a prolungare la vita e la possibilità di impiego del pneumatico ma – vista la delicatezza dell’intervento e le potenziali conseguenze di un errato intaglio – deve essere effettuata da operatori qualificati, impiegando specifici utensili, quali ad esempio la «sgorbia» e seguendo scrupolosamente le indicazioni fornite da ciascun Costruttore di pneumatici.
Quali sono le normative che regolano la materia?
L’E.T.R.T.O. (European Tyre and Rim Technical Organization (l’Associazione europea tecnica dei costruttori di pneumatici e cerchi) nelle proprie «Raccomandazioni», liberamente scaricabili in lingua italiana dal sito www.pneumaticisottocontrollo.it, dedica ampio spazio alle operazioni di «riscolpitura» fornendo utili dettagli ai rivenditori specialisti di pneumatici. In tale ambito è chiaramente e generalmente sconsigliata l’operazione di «riscolpitura» sui pneumatici vettura che può essere effettuata solo dopo espressa approvazione dello specifico Costruttore di pneumatici ed a condizione che nel Paese di riferimento non vi siano normative che la vietino.
In Italia la norma UNI 10587 del 2003, “Pneumatici per autoveicoli e rimorchi, con massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 t – Prescrizioni e istruzioni per il corretto impiego e la manutenzione”, al punto 6.3 «Riscolpitura», vieta chiaramente l’esecuzione di tale operazione sui pneumatici destinati all’impiego su autovetture e derivati.
È fatta eccezione unicamente per i prodotti che il Costruttore abbia progettato espressamente a tale scopo e che riportino sul fianco la marcatura «Regroovable». In questo caso l’operazione può essere eseguita solo ed esclusivamente da un professionista sotto la propria responsabilità.
Il gruppo Produttori Pneumatici di Assogomma, l’Associazione di Confindustria che rappresenta le Industrie della gomma, cavi elettrici ed affini, condivide pienamente sia quanto riportato nelle Raccomandazioni E.T.R.T.O., sia quanto previsto dalla normativa UNI di cui sopra ed invita operatori professionali e consumatori ad attenersi scrupolosamente a queste prescrizioni.
[ Gianni Heidelberg ]
Fonti immagini
Apertura: Continental (apertura) – Assogomma – Kelly Tyres