PSA Groupe affronta con senso di responsabilità il problema dei consumi e delle emissioni di CO2, con motori rispettosi dell’ambiente, proponendo un’ampia gamma di soluzioni tecniche presenti nelle gamme dei suoi tre Marchi: Citroën, Peugeot e DS.
Il cliente può scegliere tra motori elettrici (5 modelli in gamma), ibridi HDi, benzina tre cilindri PureTech e Diesel BlueHDi.
La trasparenza del Gruppo in materia è testimoniata dalla pubblicazione dei consumi di utilizzo reale di tre dei suoi modelli (saranno 30 nel corso del 2016), stabiliti da un protocollo definito con la ONG Transport & Environment (T&E) che misura il consumo di carburante, grazie a un apparecchio portatile installato sul veicolo, su strade pubbliche aperte alla circolazione e in condizioni di guida reali.
Bureau Veritas, organismo indipendente riconosciuto a livello internazionale, è il garante del protocollo e della sua applicazione nelle condizioni definite e attesta l’affidabilità e l’integrità dei risultati. Anche la leadership del Gruppo nel contenimento delle emissioni è riconosciuta da organizzazioni internazionali. Ad esempio, Jato Dynamics, leader mondiale nella ricerca e nell’elaborazione di dati in campo automotive, prendendo in esame 23 mercati europei, ha stabilito che nel 2015 Peugeot e Citroën sono stati i Marchi le cui gamme hanno fatto registrare mediamente i più bassi valori di emissioni di CO2.
La media delle emissioni della gamma del Leone è scesa dai 109,3 g/km del 2014 ai 103,5 g/km del 2015, mentre Citroën occupa il secondo posto nella classifica Jato con una media di 105,5 g/km, inferiore di 5,1 g/km rispetto al 2014. Altre distinzioni sono state attribuite dall’agenzia tedesca OEKOM che ha classificato PSA Groupe al primo posto per Responsabilità Sociale e Ambientale nel suo settore di attività, riconoscendo l’impegno nella riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli e degli stabilimenti industriali. Già classificato «Primo Costruttore Responsabile» dall’agenzia francese Vigéo, PSA è l’unico costruttore automobilistico a figurare nell’indice «World 120» del NYSE (New York Stock Exchange) delle 120 aziende mondiali più responsabili.