Il nuovo format delle qualifiche si è dimostrato, a essere gentili, farraginoso e poco produttivo, ennesima dimostrazione del fatto che il solco tra pratica e burocrazia è, in ogni campo, insanabile e la cosa suscita perplessità, visto che alla FIA opera chi in passato era dall’altra parte della barricata, Presidente Jean Todt in testa. Fatto sta che i team hanno scritto proprio a Jean Todt, e, ovviamente a Bernie Ecclestone, chiedendo che venisse reintrodotto il format di qualifiche dell’ultima stagione.
Altro rifiuto è stato opposto dai Team alla proposta di modifica che avrebbe dovuto tener conto della media dei due giri migliori di ogni pilota nelle sessioni di qualifica: insomma nelle stanze dei bottoni non si riesce a capire l’inutilità dell’ufficio «complicazioni cose semplici»…
Di fronte alla presa di posizione delle squadre e preso atto delle critiche ricevute dagli addetti ai lavori, la FIA ha emesso un comunicato in cui si legge che “Su richiesta unanime delle squadre in una lettera ricevuta da Jean Todt e Bernie Ecclestone, rappresentante dei proprietari dei diritti commerciali della F.1, questi hanno accettato, nell’interesse del campionato, di presentare una proposta alla Commissione della F1 ed al Consiglio Mondiale del Motorsport per tornare al format delle qualifiche utilizzato sino al 2015. Questa proposta, se sarà approvata dai vertici della F1, entrerà in vigore a partire dal Gran Premio della Cina e sarà applicata per il resto della stagione 2016. Jean Todt e Bernie Ecclestone hanno accolto con favore l’idea avanzata dai team di poter avere una valutazione globale del format dell’intero fine settimana per il 2017“.
Alle fine, come suol dirsi “gallina vecchia fa buon brodo” e poche ore fa è giunta l’ufficialità: dal prossimo Gran premio della Cina si ritorna al passato… e il circo Barnum continua il suo ridicolo spettacolo!