Alla diciannovesima edizione di ECOMONDO che si sta tenendo a Rimini Fiera, il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti è stato ospite di H2R, che anche quest’anno, in un’area dedicata, ha saputo raccogliere quella parte del mondo automotive più sensibile e più attenta ai problemi dell’ecologia.
Il Ministro Galletti è stato oggetto di una serie di domande precedute da mirati filmati in pillole realizzati da Ominiauto sui temi del veicolo elettrico (elettrico è bello, ma dateci la corrente!), di quello a idrogeno (vogliamo l’auto a idrogeno sì o no?), del Diesel (il diesel deve morire?) e della Intermodalità (Intermodalità questa sconosciuta).
Il dibattito è stato condotto da Fabio Orecchini, Presidente del Comitato scientifico di H2R, e da Tommaso Tommasi, Direttore di InterAutoNews.
Il Ministro Galletti per l’elettrico ha spiegato che il tema è strettamente collegato a quanto discusso in mattinata nella plenaria degli Stati Generali della Green Economy, inserito negli obiettivi della COP21 di Parigi 2015 (riduzione di CO2) ed il Governo si impegna ad incoraggiare il passaggio dal trasporto privato a quello pubblico e puntare ai veicoli elettrici tramite l’incentivazione diretta dello Stato ai Comuni per l’installazione di colonnine di ricarica, a partire dalle principali città italiane.
Passando all’idrogeno, Galletti ha ribadito che anche la strategia dell’idrogeno può rientrare nei Piani del Governo: le nuove tecnologie ci porteranno a rinnovare il nostro parco mezzi nella maniera più ecocompatibile possibile e dunque nessuna preclusine nei confronti di tecnologie proposte, né per ricerca e sviluppo o in termini di infrastrutture.
La terza tematica non poteva non riguardare il diesel e le sue implicazioni su cosa succederà alle auto a gasolio. Il caso «dieselgate» insegna chiaramente – ha affermato il Ministro – che “barare sull’ambiente non conviene più, questo è un chiaro segno al mercato perché l’economia vuole bassi tassi di emissioni”. Inoltre è fondamentale mantenere i nervi saldi, l’economia automobilistica è importante sia a livello globale che europeo e nazionale, il Governo interviene a livello normativo per migliorare gli standard, apre a nuove tecnologie, ma ovviamente non intende assolutamente chiudere al diesel.
Infine si è affrontata l’Intermodalità, termine sconosciuto per la maggior parte della gente e che significa adoperare più mezzi di trasporto per un trasferimento, magari per andare a lavoro: uscire di casa, prendere la bici, salire sulla metro o un treno e poi se necessario prendere un’auto in car-sharing. Galletti ha citato il provvedimento di natura ambientale che investe 35 milioni per migliorare gli spostamenti di diverse realtà come ad esempio lo spostamento da casa a scuola: strategie volte a incentivare gli studenti a utilizzare la bici per i trasferimenti.