Nissan interpreta le esigenze dei giovani e crea un concept elettrico innovativo che può anche funzionare come una grande batteria mobile, utilizzabile dovunque per ricaricare i propri dispositivi e strumenti
Nella prima parte dell’articolo pubblicato ieri abbiamo visto come Nissan sia arrivata, attraverso uno studio preparatorio e le successive fasi focalizzazione, all’individuazione dei desideri e delle esigenze della nuova fascia di clientela formata dagli Share Nativess.
Per ragioni anagrafiche e comportamentali, questa nuova tipologia di utenza sarà destinata, nell’arco dei prossimi anni, a conquistare fette di mercato sempre più ampie arrivando a sostituire – nel medio-lungo termine – quella parte di utenza nata nel XX secolo: questo fatto, anagraficamente incontrovertibile, l’introduzione di regolamenti sempre più stringenti in fatto di emissioni e le mutate esigenze del mercato, porteranno ad uno stravolgimento del prodotto «auto» così come lo vive la parte matura (da un punto di vista di marketing dai 30-35 anni in su) dell’attuale popolazione automobilistica. Continuiamo a questo punto la descrizione del punto di vista di Nissan.
Dal processo logico all’auto
Unendo le osservazioni relative agli interessi e agli stili di vita dei nativi digitali ai punti di forza più innovativi della tecnologia EV di Nissan e alle intuizioni su come le auto del futuro saranno realizzate, Nissan ha sviluppato Teatro for Dayz inaugurando così un nuovo modo di concepire le funzioni di un’auto.
Massima flessibilità di personalizzazione ed utilizzo
Teatro for Dyaz è la prima auto dedicata alla futura generazione di automobilisti: caratterizzata da un’ampia autonomia di guida per brevi spostamenti e che può quindi funzionare, oltre che come mezzo di trasporto, anche come una grande batteria mobile, utilizzabile dovunque per ricaricare i propri dispositivi e strumenti oppure come il centro di un improvviso festival all’aperto oppure un luogo dove avventurarsi in un gioco di nuova generazione con un’alta qualità del suono. Ecco spiegata la ragione per cui Nissan ha scelto, nel decidere la denominazione dell’auto, la parola italiana «Teatro».
L’interfaccia utente di Teatro for Dayz è molto libera. Quando l’auto non è in modalità di guida tutto ciò che il conducente vede è un volante e i pedali dell’acceleratore e del freno.
Quando un’informazione s’illumina sul pannello di controllo bianco, il conducente può regolare la dimensione e la posizione degli indicatori, i misuratori e le informazioni di navigazione mentre le informazioni non necessarie possono essere nascoste.
Gli interni bianchi suggeriscono infinite possibilità di visualizzazione. Con l’evolversi della tecnologia e con i feedback degli share native, che contribuiranno allo sviluppo di nuove idee, aumenteranno anche i modi con cui l’interno diventerà un vero teatro o una tela da dipingere che concettualmente è anche un palcoscenico vuoto ed infatti quando l’auto è in modalità di guida, gli indicatori, i controlli e le mappe appaiono su un pannello di controllo prima completamente bianco; ecco infatti 6 differenti configurazioni del cruscotto
Quando invece è parcheggiata, Teatro for Dayz si trasforma in uno strumento completamente nuovo e l’interno, a partire dal pannello di controllo, diventa un display live per una generazione di connessi.
Gli Share Nativess potranno cambiare l’interior design di Teatro for Dayz, in base alla stagione, al tempo o, semplicemente, in base all’umore della giornata. Alcuni potrebbero scegliere di condividere una scena con gli amici vicini o lontani mentre altri potrebbero «allestire» l’interno per un party online, condividendo il momento con i propri contatti.
Anche l’esterno di Teatro for Dayz è una tela su cui sbizzarrirsi. È dotato di schermi Led e ogni esperienza può essere condivisa immediatamente tramite una telecamera a bordo e nel frattempo, la batteria EV tiene in carica gli smartphone e gli altri dispositivi.
Esterni da «digital device» ed interni giusti per intrattenimento e condivisione
L’auto sorprende per il design inaspettato, «freddo» ma al tempo stesso attraente. “Abbiamo mantenuto il segno distintivo di Nissan, la griglia e i fanali V motion” ha spiegato Satoshi Tai, Executive Design Director Nissan, “ma abbiamo abbandonato i classici componenti che esprimono aggressività, velocità, dimensioni, eleganza e altre caratteristiche che ci si aspetta da un veicolo. L’identità di questa auto appartiene al suo proprietario, e le nostre scelte in termini di design sono pensate per non porre limiti alla sua creatività. Con Teatro for Dayz abbiamo anticipato le aspettative dei futuri proprietari di vetture elettriche.”
Nel complesso, il design esterno crea un’immagine compatta e concreta, grazie anche al tetto e ai paraurti arrotondati, le ruote sporgenti e gli sbalzi ridottissimi ed il suo schema cromatico, che vede intersecarsi argento satinato e bianco lucido, fa visivamente assimilare il veicolo ad un dispositivo portatile di ultima generazione e questo grazie anche alla presenza di schermi a Led pensati per potersi esprimere in massima libertà.
Il design esterno insolitamente semplice e squadrato, si traduce – all’interno – in tutto lo spazio necessario per esprimere la propria creatività, per ritrovarsi con gli amici, per comunicare e condividere e, come per non distrarre da queste attività, all’interno di Teatro for Dayz si trovano soltanto ripetiamo un cruscotto e dei sedili bianchi (ma pronti a trasformarsi…) con un volante e due pedali.
I designer Nissan definiscono questo «interior concept» la «tela del futuro» che può cambiare in funzione dell’utilizzo. La tecnologia image display sostiene questo concept – trasformando i sedili girevoli, i poggiatesta, i pannelli delle portiere e il pannello degli strumenti in uno schermo in movimento.
All’inizio potrà sembrare strano vedere soltanto un volante e un pannello degli strumenti ma, all’interno di questo spazio, manopole e interruttori tradizionali limiterebbero le potenzialità dello schermo. Questo è il motivo per cui Nissan ha adottato il sistema a controllo vocale e sensori di movimento sia per l’aria condizionata sia per i sistemi audio.
Durante la guida, gli indicatori e il navigatore vengono visualizzati sul pannello degli strumenti. Quando il veicolo è fermo, tutto questo scompare. I sedili, dotati di basi ispirate alle «balance balls», restituiscono una sensazione completamente diversa rispetto a quella di un sedile tradizionale, un’altra grande differenza rispetto alle auto del passato.
Ciò che Teatro for Dayz è, come viene utilizzata, e cosa può diventare, dipende dall’immaginazione e dal mood del momento degli «share natives» e a questo punto non resta che aspettare per scoprire come questo originalissimo concept, nato dalle menti e dai cuori degli automobilisti del futuro, rivoluzionerà il modo di vivere e guidare un’automobile.
Ovviamente questo Concept ha anche suscitato perplessità; ad esempio, il sito «theverge» (*) ha definito la «Teatro», nel titolo piuttosto colorito del pezzo dedicatole, «a ridiculous car made out of screens», un punto di vista comprensibile se si giudica l’auto con l’occhio di un automobilista legato alla tradizione.
Noi non condividiamo poiché dalla ricerca, anche la più spinta o irriverente o apparentemente poco (oggi) comprensibile, possono scaturire spunti validi per avvicinarsi, come in questo caso, ad un futuro che già oggi è realtà.
[ Giovanni Notaro ]
(*) http://www.theverge.com/2015/10/6/9459837/nissan-teatro-for-dayz-concept-car-share-natives