Storia di un mito e di un orgoglio italiano. Dal 1960, il lungo emozionante volo delle Frecce Tricolori
Un grande spettacolo senza nessuna rivalità e nessun vincitore, ma solo una dimostrazione di grande professionalità nel compiere evoluzioni che hanno dell’incredibile. L’anniversario delle Frecce Tricolori, festeggiato a Rivolto, è stata dunque questo, un’altra imperdibile occasione per poter ammirare, da parte degli oltre 450mila spettatori intervenuti, il fascino straordinario delle acrobazie aeree della nostra pattuglia che ha chiuso, in modo impeccabile, la manifestazione dopo che si erano esibite 11 Pattuglie Acrobatiche internazionali e altri team del volo acrobatico.
Tonneaux, Looping, Schneider, Rovescio, Scampanata sono i termini che indicano le manovre che contribuiscono a creare spettacolari figure nel cielo impreziosite da coreografici fumi, in alcuni casi nei colori della bandiera nazionale. Senza correre il rischio di essere troppo nazionalisti, in queste evoluzioni i piloti delle italianissime «Frecce Tricolori» sono i più bravi del Mondo, oltre ad essere l’unica Pattuglia Acrobatica ad esibirsi con 10 velivoli contemporaneamente in volo, 9 in formazione più il Solista. Una eccellente professionalità, frutto di passione, impegno e lavoro. Una storia che ha preso il volo molti anni fa…
Tanto per capire come inizia questa straordinaria storia di passione per il volo acrobatico in Italia, bisogna andare indietro nel tempo pur restando sempre nella stessa Regione e a pochi chilometri dalla attuale base di Rivolto.
Fin dal 1930 esisteva presso il vicino aeroporto di Campoformido una scuola di volo acrobatico che però venne sciolta allo scoccare della Seconda Guerra mondiale.
Finita la guerra, la voglia di fare acrobazie con gli aerei riprese corpo e il 2 giugno del 1952, in occasione dell’avioraduno internazionale presso l’aeroporto dell’Urbe di Roma, debutta la pattuglia del Cavallino Rampante. Era composta da piloti del 4° Stormo di Napoli Capodichino che pilotavano quattro De Havilland DH 100 Vampire, i primi velivoli a getto dell’Aeronautica Militare.
Negli anni successivi vennero create altre Pattuglie Acrobatiche con piloti provenienti da diverse Aerobrigate. Oltre al Cavallino Rampante che poi da Napoli spostarono la sede a Pratica di Mare, c’erano i Diavoli Rossi con base a Ghedi, i Lanceri Neri che avevano la loro sede a Cameri e i Getti Tonanti con sede a Verona Villafranca, che utilizzavano gli F-84F e gli F-86 Sabre.
Nel 1960 lo Stato Maggiore dell’Aeronautica prese la decisione di fondare una e una sola Pattuglia Acrobatica Nazionale. Decisione dettata dal fatto di mettere un po’ di ordine tra le pattuglie acrobatiche che negli anni ‘50 rappresentavano l’Italia e la valenza dei piloti italiani. Ce n’erano troppe, anche contemporaneamente e creavano confusione tra i tanti appassionati che già in quegli anni affollavano le varie manifestazioni aeree.
Per realizzare questa nuova Pattuglia Acrobatica venne incaricato il magg. Mario Squarcina che ricopriva il ruolo di leader dei Diavoli Rossi e il 1 marzo 1961 costituì presso l’aeroporto di Rivolto (UD) il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, meglio conosciuto come Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN).
In quella occasione venne attribuito anche il nome Frecce Tricolori, dopo che i sei velivoli allora in dotazione ai Diavoli Rossi, giunti a Rivolto ancora con la fusoliera color argento sulla quale appariva il volto di un Diavolo e un tridente rosso, vennero dipinti con la nuova livrea Blu cielo e 3 frecce stilizzate sui lati della carlinga nei colori della bandiera italiana.
Dopo aver usato per oltre 10 anni velivoli stranieri per le acrobazie in volo, dalla fine del 1963 alla PAN vennero assegnati gli italianissimi FIAT G91, opportunamente modificati per adeguarli alle esigenze delle Frecce Tricolori. Questo velivolo rimase in dotazione fino al 1981, quando arrivarono gli attuali Macchi MB 339 PAN. La loro maggiore maneggevolezza consentì di creare nuove figure nel cielo, l’ultima venne presentata lo scorso luglio all’Air Show sulla spiaggia di Lignano (UD). Non aveva ancora un nome e per trovarlo venne chiesto ai tanti fan della Pattuglia Acrobatica di indicarlo con una e-mail. Fino alla fine di agosto ne sono giunte oltre 2.500 e tra queste i «ragazzi» delle Frecce ne hanno scelto uno, nome che poi è stato rivelato domenica pomeriggio prima della loro esibizione: «Scintilla».
Nonostante la grande affidabilità dimostrata in oltre 35 anni di acrobazie aeree, l’MB 339 PAN a breve andrà in pensione e nel 2017 sarà sostituito con il nuovo M345 HET (High Effiency Trainer). Si tratta di aereo subsonico prodotto da Alenia Aermacchi e destinato prevalentemente all’addestramento dei piloti.
Pur essendo già stato pilotato dal comandante delle Frecce Jan Slanghen, lo scorso 3 luglio questo aereo ha fatto il primo atterraggio in quella che sarà la sua nuova casa, in occasione del 55° Compleanno delle Frecce Tricolori, presentandosi già con la livrea della PAN.
La fantastica giornata del compleanno delle Frecce Tricolori, si è conclusa con la loro esibizione, 40 minuti di evoluzioni mozzafiato con il finale passaggio in formazione a bassa quota con la scia dei fumi a formare il tricolore più lungo del Mondo e la colonna sonora del «Nessun Dorma» di Pavarotti, una emozione che solo i «10 Pony» riescono trasmettere.
Uno scroscio di applausi li ha accolti al loro rientro quando hanno «parcheggiato» gli MB 339 PAN davanti alla tribuna delle autorità. Ad accoglierli con molta emozione per congratularsi personalmente con loro, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Ministra della Difesa Roberta Pinotti e la Presidente della Regione FVG Debora Serracchiani.
Un momento apparentemente istituzionale, ma in effetti un sentimento di appartenenza, di stima e di affetto che lo stesso Mattarella ha voluto ribadire, stringendo personalmente la mano a tutti i componenti delle Frecce Tricolori e al capo Pattuglia «Pony 0», Jan Slanghen.
Concetto espresso anche dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, gen. Claudio Graziano: “Le Frecce Tricolori sono simbolo di efficienza, addestramento e di entusiasmo, sono veramente ambasciatori importanti per il nostro Paese e per le nostre Forze Armate”.
Per i tanti fans delle Frecce Tricolori è utile sapere che è stato inaugurato un Museo dedicato alla Pattuglia Acrobatica Nazionale presso la loro base di Rivolto. La visita guidata (per informazioni e prenotazioni contattare l’Ufficio del Turismo di Udine, tel. 0432.295972) che ha la durata di circa 3 ore consente di scoprire i segreti dei velivoli e come vengono utilizzati il casco e la tuta anti-G. Iinoltre si vedono luoghi frequentati ogni giorno dai piloti e, con un po’ di fortuna, si può anche assistere all’addestramento in volo delle Frecce Tricolori.
[ Paolo Pauletta ]