Al Verona Legend Cars, incontri e confronti per rendere più efficace la salvaguardia delle auto storiche e mostra di oltre 2.000 vetture di commercianti e appassionati del settore old-timer in vendita
Nei padiglioni della Fiera di Verona erano presenti oltre 33 Club federati ASI. L’ASI con il Presidente Roberto Loi, il RIVS (Registro Italiano Veicoli Storici) con il Presidente Rossano Nicoletto, e l’ACI Storico che, rappresentato dal suo Presidente Angelo Sticchi Damiani, ha organizzato diversi incontri e tavole rotonde aperte al pubblico al fine di chiarire e migliorare, se possibile, gli aspetti ancora iniqui inerenti le auto storiche. Siglato anche un accordo bilaterale con L’AAVS (Associazione Amatori Veicoli Storici) sottoscritto dal Presidente Vittorio Klun.
Un elenco trasparente
Uno dei problemi cari all’ACI storico è quello di redigere un elenco, una sorta di Lista Chiusa, da aggiornare annualmente e nella quale inserire solo le auto di reale valore storico. Questo soprattutto per evitare che qualcuno possa beneficiare delle tariffe agevolate proposte dalle Compagnie assicurative senza avere realmente un veicolo di interesse storico.
L’altro punto è la Tassa di proprietà che se da un lato agevola un veicolo oltre i 30 anni, penalizza quei veicoli non ancora storici e di cilindrata elevata che, tra Tassa di proprietà e assicurazione, pagano annualmente tanto quanto vale l’automobile!
Problemi difficili da risolvere perché ognuno tende a tutelare i propri diritti, ragioni e interessi, Governo compreso.
Con questi argomenti molto «caldi», alleggeriti da un balletto ispirato a «Romeo e Giulietta» con i ballerini Viola Bicini e Giorgio Azzone della London Dance Contemporary School, il parterre dello stand ACI è sempre stato molto affollato.
Nella speranza che un giorno qualcosa possa cambiare, possibilmente in meglio, negli altri padiglioni del quartiere fieristico il pubblico si aggirava tra le oltre 2.000 vetture esposte sperando di trovare l’occasione tanto cercata e desiderata.
L’unica cosa certa è che i prezzi delle auto storiche sono in costante ascesa e, purtroppo, non sempre adeguati alle condizioni reali della vettura, molto spesso l’apparenza… è una cattiva consigliera e per questa e altre ragioni è sempre meglio affidarsi o quantomeno chiedere consiglio agli esperti delle varie associazioni di Marca o Registri.
La Scuderia Jaguar Storiche era presente con numerose prestigiose vetture del passato, dalla SS100 del 1936 alla mitica E-Type fino alla Sport Palmer del 2003 (vedi link).
Il Registro Fiat che conta oltre 6.000 soci, festeggiava i 60 anni della 600 e sui 200 metri quadrati del suo stand ha esposto alcuni esemplari significativi realizzati sul pianale della popolare utilitaria, tra queste la 600 Jolly Ghia del 1969 della serie «spiaggine», una Multipla, una Cherìe Gran Luce carrozzata Vignale e alcune Abarth, la 850 TC Nürburgring del 1962 e una 750 Zagato.
Diversi i commercianti stranieri con vetture molto interessanti e logicamente costose. Dall’Austria Peter Wiesner con alcune Ferrari, tra le quali una 275 GTB, una Maserati A6 1500 Pinin Farina e una Fiat 508 S Coppa d’Oro ex Francesco Stanguellini del 1935.
Dalla Germania, HK-Engineering, punto di riferimento per chiunque è interessato ad una Mercedes-Benz d’epoca. Da 25 anni restaura e rigenera i più preziosi gioielli di Stoccarda. Nel 2014 il titolare Hans Kleissl ha ricevuto il premio «Specialist of the Year» nel corso del Historic Motoring Awards a Londra. Al Verona Legend Cars ha portato 2 simboli del suo atelier, tra le più costose nel mercato delle auto storiche, una 300 SL Gullwing e una 300 SL Roadster, da lasciarci gli occhi.
[ Paolo Pauletta ]