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Porsche a Parigi punta sull’ibrido

Zuffenhausen cala il suo tris verde: con la 918 Spyder, la Panamera S E-Hybrid e la Cayenne S E-Hybrid è la sola Casa al mondo con tre ibride plug-in a listino

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Colpo grosso al Casinò: se immaginiamo il Mondial de l’Automobile di Parigi come un gigantesco tavolo verde ecco la Porsche, in simbiosi con ambiente e periodo, scoprire un tris di assi che spiazza l’articolazione dei listini altrui.

Mai sino ad oggi un costruttore di Supercar si è spinto così avanti, contemporaneamente, in tema protezione ambientale e, diciamocielo, di green marketing applicato ad un segmento noto e talvolta criticato per le sue alte emissioni (anche se chi critica dovrebbe pensare – in base alle percorrenze medie annue – che una supercar inquina meno di una vettura di media cilindrata quotidianamente circolante ma qui si entra nel demagogico, spesso strumentale, da non approfondire in questa sede).

Comunque anche la clientela di vetture esclusive come queste non è rimasta insensibile al messaggio ecologico, reagendo positivamente all’offerta di modelli che solo 10 anni fa non sarebbero stati né proposti né, tantomeno, presi in considerazione.

Vediamo ora più da vicino questi tre ibridi targati Stoccarda.

Cayenne S E-Hybrid: CO2 a 79 g/km e quasi 30 km al litro a partire da 85.553 euro

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Debutta nella Ville Lumière la nuova, primo modello ibrido plug-in fra i SUV premium che pur con 416 cv dichiara, grazie alla tecnologia ibrida plug-in, un consumo di soli 3,4 litri/100 km. pari ad una percorrenza di 29,4 km con un litro;  ugualmente abbattute le emissioni di CO2, pari ad appena 79 g/km, poco di più, tanto per fare un paragone improponibile, dei 75 g/km della nuova Yaris Hybrid che però, tanto per dirne una, non è a trazione integrale come la tedesca.

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Questo SUV ibrido beneficia non solo dell’esperienza tecnologica acquisita da Porsche sulla Panamera S E-Hybrid e sulla 918 Spyder, ma anche dell’opera di restyling operata su tutta la gamma Cayenne (S, Turbo, Diesel  e  S Diesel) caratterizzata ora da una linea più tesa ed interni di serie ancora più ricchi.

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Panamera S E-Hybrid: non è una novità ma una certezza che fa sempre sensazione; a partire da € 108.334

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Il modello esposto a Parigi, oramai ben noto, attende l’arrivo della nuova generazione che dovrebbe debuttare entro fine 2016; nel frattempo la famiglia Panamera in generale e questa S E-Hybrid in particolare, risulta sempre gradita al suo segmento di clientela, come confermato dal dato consegne dei primi otto mesi del 2014: su un totale di 16.698 Panamera ben 1.513 sono state S E-Hybrid.

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La Panamera S E-Hybrid (4 litri, 380 cv) si affianca alle versioni che, partendo da quella d’ingresso (benzina 3,6 litri V6 da 310 cv) culminano con la Turbo S (benzina V8 4.8 litri e 570 cv per 310 km/h e 3,8” sullo scatto 0/100 kmh.).

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918 Spyder: una «trimotore» esclusiva ed elettrizzante (da € 791.426)

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Ancor prima di uscire (il concept venne presentato a Ginevra nel 2010) faceva sensazione cosa che fa ancor oggi che è regolarmente a listino; si distingue da tutte le altre supercars grazie al fatto di potersi spostare per qualche chilometro come se fosse uno ZEV, cosa che nessuna delle sue concorrenti può fare.

Trimotore grazie ai suoi due motori elettrici (l’anteriore da 129 cv e 210 Nm ed il posteriore da 156 cv e 375 Nm.) che affiancano il V8 endotermico da 4,6 litri, 608 cv e 540 Nm.;  questa cornucopia di coppie e potenze viene scaricata a terra, e controllata, attraverso la trazione integrale, il cambio PDK 7 marce a doppia frizione e pneumatici 265/35 ZR 20 e 325/30 ZR 21 montati su cerchi anteriori da 20” e posteriori da 21”.

Elettrizzante per l’integrata presenza dei due suddetti motori elettrici (in totale 286 cv ovvero la potenza di un’auto piuttosto brillante) e per le caratteristiche delle batterie agli ioni di litio da 6,8 Kwh, che – raffreddate a liquido – si possono ricaricare mediamente in due d’ore e consentono percorrenze a emissioni zero da 16 a 31 chilometri.

Esclusiva:

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  • per i materiali utilizzati: alluminio per le testate, titanio per le bielle, inconel (una rara lega a base di nichel leggero) per gli scarichi, fibra di carbonio per la monoscocca, materiali compositi della carrozzeria, composti carboceramici per l’impianto frenante (PCCB) con pinze a 6 e 4 pistoncini per finire con il magnesio dei cerchi;

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  • per potenza e prestazioni: gli 887 cv complessivi al servizio di 1.675 kg di peso permettono a questa 918 di toccare i 345 km/h con una accelerazione da fermo di 2,6 / 7,3 / 20,9 secondi per bruciare rispettivamente i 100, 200 e 300 km/h., il tutto con consumi medi ed emissioni dichiarati dell’ordine di 3,1 litri/100 km, e 72 gr/km di CO2;   sono dati, tanto per riproporre il già citato confronto impossibile, inferiori a quelli della nuova Yaris Hybrid (3,30 litri per 100 km. e 75 g/km di CO2) ma che non le hanno impedito di staccare un mostruoso 6’57” al Nurburgring ( http://www.youtube.com/watch?v=Bc9UUPNaOzE );
  • per i sistemi di controllo, dal Porsche Active Aerodynamics – che regola alettoni e spoiler in funzione della velocità – al PASM – Porsche Active Suspension Management;

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  • perché gli esemplari prodotti saranno solamente 918 ad un prezzo base di 791.426 euro che salgono a 864.626 se si opta per la ancora più sportiva versione Weissach e poi, ci sono sempre le personalizzazioni, peraltro ottenibili – con le varianti del caso – anche sugli altri due modelli ibridi a listino.

Giovanni Notaro

 

 

Per chi desidera approfondire o più semplicemente sognare, ecco i collegamenti alle brochures ufficiali:

Cayenne S E-Hybrid:

http://www.porsche.com/italy/models/cayenne/cayenne-s-e-hybrid/

Panamera S E-Hybrid

http://www.porsche.com/italy/models/panamera/panamera-s-e-hybrid/#special

918 Spyder

http://www.porsche.com/microsite/918/international.aspx