Sì viaggiare… senz’altro Lucio Battisti intendeva qualcosa di più romantico, però il viaggio di Gunther Holtorf durato un quarto di secolo in giro per 177 Paesi è senz’altro da invidiare
Certo ogni medaglia ha il suo rovescio e in 25 anni ne succedono di cose, belle e brutte, però bisogna avere la forza per continuare e raggiungere il proprio obiettivo. Gunther Holtorf ha dedicato un terzo della sua vita per conoscere il Mondo e i tanti popoli che vi abitano affidando il suo destino quotidiano nelle mani, o meglio nelle ruote, della sua affidabile Mercedes G300.
Fin dalla sua comparsa sul mercato, nell’ormai lontano 1979, la Classe G era considerata, merito della sua indiscussa robustezza costruttiva, alla stregua di un carro armato, solo un po’ più veloce.
Nel 1979, Gunther Holtorf si comprò una GD300, quella versione Serie W460 con il motore da 3 litri Diesel era appena arrivata sul mercato prendendo il posto della 250GD e nella versione passo lungo era il mezzo ideale per quello che aveva in mente di fare: un bel viaggio intorno al Mondo.
Era stufo del suo lavoro alla Lufthansa, probabilmente era stufo di vedere tutti quegli aerei portare in giro per il mondo tanta gente e lui doveva restare nella sua Germania. Con lo spirito di avventura, che caratterizza molti tedeschi, attrezza la nuova Classe G e molla tutto. Coinvolge in questo progetto anche sua moglie Beate, ma dopo 18 mesi la signora si accorge che quello non è il modo di vivere che preferisce. D’altra parte non tutte gradiscono passare da moglie di un manager a giramondo. Perciò dopo 18 mesi di vagabondaggio in Africa, Beate ritorna in Germania, chiudendo definitivamente il viaggio e il matrimonio.
Gunther non si demoralizza e dopo aver messo un annuncio sul tipo «cercasi compagna di viaggio» su una rivista tedesca, in men che non si dica lo raggiunge Christine, una mamma single, una ventina di anni più giovane di lui. Il sodalizio funziona e ben presto si trasforma in rapporto di coppia. Con lei attraversa tutto il Sud America, il Canada e l’Alaska. Poi vanno in Australia per poi risalire verso l’Asia, l’Afganistan, ecc, ecc. Passano gli anni e i chilometri percorsi sono già più di 500.00. Purtroppo nel 2003, dopo 13 anni di tante esperienze intorno al Mondo, a Christine viene diagnosticato un male che non perdona e nel 2010 Gunther rimane di nuovo da solo. Il figlio di Christine, che nel frattempo è cresciuto, lo raggiunge e insieme attraversano gli ultimi Paesi prima di fare rientro in Germania.
All’età di 76 anni, dopo aver visitato 177 Paesi e percorso quasi 1 milione di chilometri Gunther Holtorf ha deciso di ritornare a casa. A parte i drammi personali, la G300 strettamente di serie non gli ha dato nessun problema, solo la manutenzione ordinaria, a parte l’aver dovuto sostituire la carrozzeria a causa di un ribaltamento, ma quello era colpa sua.
Al suo rientro in patria è stato festeggiato anche dal CEO di Mercedes Dieter Zetsche che ha disposto in modo che questa avventurosa Mercedes venisse esposta nel Museo di Stoccarda.
Paolo Pauletta