È la proposta, o risposta, del costruttore indiano nel segmento dei compact SUV
Nel 2015 il segmento dei compact SUV, ovvero dei sport activity vehicle dalle dimensioni attorno ai 4 metri con motorizzazioni più o meno di 1 litro, sarà molto affollato. La Ford EcoSport è già in vendita, così come la Peugeot 2008, la VW Taigun che deriva dalla Polo, seppure ancora come “concept” e presentato in una probabile versione definitiva all’Auto Show di New Delhi dello scorso febbraio. Nella stessa occasione è stata esposta anche la Tata Nexon che vedrà la luce nel 2015.
Endotermico + elettrico
Il compact SUV indiano si presenta ora anche al Salone di Ginevra e si affianca alla Bolt e alla Zest, le city-car Tata delle quali adotta lo stesso pianale X1. Unica differenza è il tipo di propulsione, un motore termico a 3 cilindri posizionato davanti per la trazione anteriore più un motore elettrico alloggiato dietro per la trazione posteriore, in modo da poter disporre all’occorrenza di una trazione integrale.
Certo questa non è una soluzione inedita, ma considerando le caratteristiche di questi due motori e le dimensioni della carrozzeria, si può dire senz’altro che si tratta di un SUV compatto molto innovativo che anticipa analoghi modelli che verranno realizzati da Case concorrenti nel 2015.
Il motore termico è un 3 cilindri Revotron turbo a benzina da 1,2 litri e 110 cv con una coppia di 170 Nm, che consente alla Nexon di raggiungere i 180 km/h con uno 0-100 km/h in 6,6 secondi. Il cambio è automatico a 5 rapporti. Del motore elettrico si sa ancora poco, salvo che trasmette il moto alle ruote posteriori in modo da offrire all’occorrenza una trazione AWD.
Oltre al propulsore a benzina con 3 cilindri, è probabile che, per il mercato europeo, venga offerto anche un motore diesel, nello specifico il Fiat 1,3 litri Quadrajet che Tata già monta su altri veicoli di sua produzione.
Silhouette dinamica e ottima abitabilità
La carrozzeria della Nexon (lunghezza 4.000 mm / larghezza 1.730 mm / altezza 1.600 mm), si presenta con una linea audace e sportiva, con passaruota pronunciati, ma nello stesso tempo elegante grazie alla finitura bicolore. Alcune soluzioni sono state riprese dal concept Megapixel visto proprio a Ginevra nel 2012, a sua volta evoluzione della Pixel presentata l’anno prima alla kermesse ginevrina.
Tra queste, il taglio della linea di cintura che evidenzia una silhouette dinamica, gli innovativi gruppi ottici Led senza lenti, incorporati in una rielaborazione della mascherina anteriore e le luci diurne Day-Light Opening.
Finitura bicolore anche per gli interni con una abitabilità essenziale e moderna, caratterizzata da 4 sedili moderatamente avvolgenti ai quali si accede attraverso una comoda apertura tipo armadio delle porte, cioè senza montante centrale. Questa soluzione, oltre a facilitare l’accesso, in particolare ai posti posteriori, offre una sensazione di open space per una visuale a 360°, ulteriormente evidenziata dall’ampio parabrezza e dal tetto in cristallo dotato di un esclusivo sistema di oscuramento per proteggere gli occupanti dai raggi del sole.
Paolo Pauletta