La mobilità elettrica è la sfida più importante che ha davanti a sé l’industria dell’automobile. Se fino a oggi i combustibili fossili non sono ancora stati sostituiti da altre energie alternative, è proprio per la complessità che questo cambio implica. In qualità di Azienda leader dell’industria automobilistica spagnola, la SEAT vuole giocare un ruolo da protagonista nello sviluppo dell’elettromobilità e, per questo motivo, porta avanti la ricerca sulle vetture elettriche in Spagna.
L’impegno della SEAT nei confronti della mobilità sostenibile è cominciato circa due decadi fa. All’inizio degli anni ’90 è stata presentata una versione elettrica della Toledo, utilizzata durante i Giochi Olimpici di Barcellona per accompagnare la torcia olimpica lungo una parte del percorso e come safety car durante lo svolgimento della maratona. Nel 1992, la SEAT ha inoltre proposto il prototipo elettrico della Ibiza caratterizzato, come la Toledo, dall’assenza di emissioni. Sfortunatamente, l’industria di allora non era abbastanza matura per poter sviluppare vetture elettriche, al contrario di quanto accade al giorno d’oggi; le auto elettriche possono infatti divenire una realtà, ma è necessario il supporto di tutti i settori, comprese le Amministrazioni e le Istituzioni. Un esempio della stretta collaborazione tra settore pubblico e privato è il progetto Cenit Verde, un consorzio che comprende Aziende di primo livello, Università ed enti pubblici impegnati nella ricerca sulle vetture ibride plug-in (PHEV) e sulle auto elettriche (BEV).
La SEAT guida questo programma – unico nel suo genere in Spagna – che tiene in considerazione tutti gli aspetti della mobilità elettrica: dalla generazione dell’energia fino al riciclaggio delle batterie al litio, senza dimenticare le infrastrutture necessarie per la ricarica della batteria. I primi passi avanti in questo ambito arriveranno con le vetture ibride plug-in. La proposta più recente della SEAT è la IBX, concept car presentata all’ultimo Salone di Ginevra che anticipa il futuro della Casa automobilistica spagnola. Il Marchio ha sviluppato anche dei prototipi elettrici, che rappresentano la nuova generazione “elettrica” della SEAT dopo la Toledo “Olimpica”. Tra questi spicca la IBE 2.0 che, in occasione dello scorso Salone di Parigi, ha ottenuto il riconoscimento di migliore prototipo elettrico.
La SEAT è consapevole che ci vorranno ancora alcuni anni prima che le vetture elettriche trovino spazio all’interno del mercato automobilistico, ma già ora dedica un’attenzione particolare alle auto con motori a basse emissioni: la progressiva introduzione della tecnologia Ecomotive su tutti i modelli della gamma ne è la conferma. La Casa di Martorell è leader nelle vendite di “greencars” in Spagna, ovvero vetture con livelli di emissioni di CO2 inferiori ai 130 g/km. Grazie alla tecnologia Ecomotive, la metà dei modelli SEAT immatricolati in Spagna nel 2010 è stata “verde”. Anche nei mercati di riferimento per il Marchio spagnolo, la gamma Ecomotive ha ottenuto un ottimo riscontro. La Casa spagnola mira a ridurre l’impatto ambientale in tutte le fasi della produzione dei propri prodotti. In questo senso, la SEAT ha recentemente portato a termine la prima fase dell’ormai noto progetto “SEAT al Sol”, la più grande installazione fotovoltaica sui tetti in Spagna e nell’industria automobilistica europea. In questa fase iniziale, l’installazione di pannelli solari sulle strutture provvisorie per il deposito delle vetture permette di generare in totale 6 milioni di kWh di energia elettrica pulita, di raggiungere una potenziale produzione nominale di 4MW e di tagliare 2.800 tonnellate di emissioni di CO2 in un anno, il che equivale all’effetto benefico prodotto da oltre 1.000 ettari di bosco. Inoltre, lo stabilimento della SEAT a Martorell è collegato con il porto cittadino di Barcellona e con la Zona Franca con due linee ferroviarie. Il trasporto su rotaia mira ad alleggerire di ben 57.000 mezzi pesanti all’anno il traffico stradale e a ridurre le emissioni di ben 2.600 tonnellate di CO2. La SEAT scende in campo con modelli ibridi ed elettrici, vetture a emissioni ridotte, tecnologie innovative e un processo produttivo più efficiente.
La Casa di Martorell crede nel proprio futuro e per questo porterà avanti il proprio impegno nella ricerca sulla mobilità elettrica. La Toledo “Olimpica” è stato il primo esperimento della SEAT nell’ambito dello sviluppo di vetture elettriche.
Nel 1991 – parallelamente al lancio della Toledo di prima generazione – la stretta collaborazione fra il Centro Tecnico della SEAT e il Gruppo Volkswagen ha portato a trasformare una vettura di serie in un modello altamente innovativo e puramente elettrico. Montava un motore elettrico che sostituiva il classico propulsore a combustione. Le sospensioni, lo sterzo e i freni erano stati rafforzati per reggere il peso delle batterie (circa 500 kg). Il sistema di raffreddamento delle batterie funzionava ad acqua e disponeva di un dispositivo di monitoraggio della temperatura e della corrente di carica: una soluzione in grado di garantire una totale affidabilità per il ruolo a cui la Toledo elettrica era stata destinata. Ai Giochi Olimpici di Barcellona, la Toledo accompagnò il “viaggio” della fiaccola olimpica lungo una parte del percorso, e fu impiegata come safety car durante lo svolgimento della maratona.
La Ibiza elettrica ha rappresentato un ulteriore passo in avanti nello sviluppo di vetture “pulite”. Come per la Toledo “Olimpica”, anche in questo caso gli ingegneri della SEAT e del Gruppo Volkswagen collaborarono nel 1992 per trasformare una Ibiza di seconda generazione – modello che sarebbe stato lanciato nel corso dello stesso anno – in una variante elettrica. La Ibiza condivideva con la Toledo alcune caratteristiche, quali l’adattamento delle sospensioni, dello sterzo e dei freni in funzione del peso delle batterie. La più importante novità introdotta con questo prototipo fu un sofisticato sistema di controllo delle batterie, il Battery Management System (BMS), che permetteva di verificare costantemente la tensione, la temperatura e la corrente di carica. Quest’unità di controllo presentava i dati su un apposito schermo, informando il conducente in tempo reale e segnalando eventuali anomalie nel funzionamento. Anche la Ibiza elettrica entrò a far parte della “famiglia olimpica”: fu infatti impiegata durante lo svolgimento dei Giochi Paralimpici. Già nel 1992, quindi, la SEAT mostrava il proprio impegno, sia a favore della tutela ambientale, sia in ambito sociale.
La SEAT è una Casa automobilistica estremamente competente sul fronte delle tecnologie ecocompatibili. In passato, il consumo di carburante delle gamme modelli è stato sistematicamente ridotto e SEAT ECOMOTIVE è un logo divenuto sinonimo di vetture efficienti, tra cui spicca la Ibiza E-ECOMOTIVE (75 CV di potenza, consuma in media 3,4 l/100 km, a fronte di emissioni di appena 89 grammi di CO2/km). Anche la nuova Alhambra E-ECOMOTIVE, con i suoi 5,5 litri di consumo di carburante nel ciclo combinato, rappresenta un vero e proprio record nel segmento delle grandi monovolume. Lo stadio successivo della strategia SEAT è rappresentato dalla Leon Twin Drive ECOMOTIVE: il sistema di trazione prevede il funzionamento alternato di motore a combustione e motore elettrico. Eppure, è molto più di una vettura ibrida convenzionale: è una vettura plug-in. La batteria agli ioni di litio si carica nell’apposita presa con un’autonomia complessiva di circa 50 km. Sulle percorrenze più lunghe si attiva invece il motore a combustione. Le prime Leon Twin Drive ECOMOTIVE verranno probabilmente introdotte nel mercato nel 2014. L’obiettivo del Centro Tecnico è quello di creare una vettura completamente elettrica e la concept car SEAT IBE ne è solo un assaggio. Al contempo, la IBE è anche il segnale dell’avvio di un importante progetto per il sostegno e lo sviluppo della mobilità elettrica in Spagna.
Con il debutto internazionale delle concept car IBE (presentata al Salone di Parigi nel 2010) e IBX (protagonista all’ultimo Salone di Ginevra), la SEAT dà una testimonianza tangibile del proprio impegno per il futuro, esibendo al contempo anche una notevole competenza tecnica. Con questi due prototipi, la Casa automobilistica spagnola anticipa inoltre il nuovo DNA stilistico che caratterizzerà i nuovi modelli.
La SEAT lavora con grande impegno alla mobilità elettrica del futuro”, sottolinea James Muir, Presidente della SEAT, S.A. “Dopo il grande successo ottenuto dai nostri modelli ECOMOTIVE, caratterizzati da livelli di emissioni particolarmente bassi, le vetture ibride ed elettriche rappresentano un ulteriore passo avanti in linea con la nostra strategia come, testimonia chiaramente la IBE: in futuro la SEAT sarà in grado di proporre le vetture più innovative, grintose e giovani della propria categoria, pur senza perdere di vista l’importanza della praticità d’uso e dell’innovazione.” La SEAT IBE coniuga design dinamico, sportività compatta e praticità estrema in un modo assolutamente unico. Pensata per le grandi metropoli europee come Parigi, Londra, Berlino o Barcellona, la IBE convince grazie alla straordinaria maneggevolezza e spaziosità interna e alla sua veste grintosa, frutto di un linguaggio stilistico spiccatamente fresco e accattivante. “La IBE è l’idea di SEAT per una futura vettura emozionale, ecologicamente responsabile e con costi di esercizio ridotti”, spiega Luc Donckerwolke, Direttore del Design della Casa spagnola.”La IBE ha in sé un DNA da cui attingere per le nostre future generazioni di veicoli”, afferma Luc Donckerwolke, Direttore del Design. “Per molti aspetti descrive il linguaggio stilistico con cui ci proietteremo nel futuro, dimostrando come la SEAT coniughi perfettamente piacere di guida e attenzione ai temi ecologici. Viaggiare in automobile sarà divertente anche nell’era elettrica, perlomeno a bordo di una SEAT”.
La SEAT continua con lo sviluppo del nuovo DNA del design: come SUV “urbano”, la nuova Concept Car SEAT IBX unisce un aspetto imponente con la linea sportiva tipica del Marchio spagnolo, mettendo in mostra l’evoluzione del nuovo codice genetico SEAT: un’architettura completamente diversa per dare vita a un Crossover nato dalla fusione di un SUV e di una coupé sportiva. La SEAT IBX si distingue anche per l’elevata praticità d’uso e la straordinaria versatilità, oltre a dimostrarsi una vettura ecocompatibile altamente efficiente. Il sistema di trazione ibrido consente infatti di sfruttare in città la modalità elettrica – quindi a emissioni zero – potendo tuttavia contare sulla straordinaria autonomia del motore a combustione in caso di impiego extraurbano.
Con una lunghezza di 4,26 metri, la SEAT IBX arricchisce la categoria dei SUV compatti che in Europa sta riscuotendo un ottimo successo, rappresentando un’alternativa dal design unico e dinamico. Con dimensioni compatte e versatilità, la IBX si adatta perfettamente allo stile di vita attivo tipico delle grandi metropoli. “Con la IBX dimostriamo il costante rinnovamento del marchio SEAT e, di conseguenza, come questo si prepari al futuro”, ha dichiarato James Muir, Presidente della SEAT, S.A. “La IBX incarna perfettamente i valori del Marchio con un design unico, un’energia giovane e, grazie al motore ibrido, un’eccezionale attenzione per l’ambiente. Anche se non è stata ancora presa una decisione, potremmo pensare alla IBX come alla vettura giusta per ampliare la nostra futura gamma di modelli”. “La IBX riassume in se il patrimonio genetico della nostra prossima generazione di vetture. Un DNA che renderà unico il design di ciascuno dei nostri modelli”, ha dichiarato il Responsabile del Design SEAT Luc Donckerwolke. “Con questo SUV “urbano”, intendiamo dimostrare come con il nostro design, la nostra sportività e il nostro carattere giovane sappiamo creare una vettura unica anche nel segmento dei SUV”.
La IBX si presenta con dimensioni ideali, offrendo un’eccellente spaziosità interna e una versatilità in grado di assecondare ogni esigenza, restando al contempo compatta e agile per adattarsi alle strade e alle aree di parcheggio delle metropoli. In questo senso l’altezza della vettura (1,62 metri) e la posizione rialzata del sedile rappresentano un evidente punto di forza: anche nell’intenso traffico urbano, infatti, garantiscono condizioni di visibilità ottimali che si traducono in maggiore sicurezza, guida più confortevole e massimo controllo della vettura.
Il sistema di trazione adottato si rivela perfetto per soddisfare sia le esigenze di mobilità di una metropoli, che il desiderio di una maggiore libertà: questa ibrida potrà infatti essere ricaricata tramite una normale presa domestica, e la sua autonomia elettrica di 45 km risulterà assolutamente sufficiente per affrontare la maggior parte dei percorsi quotidiani. Il risultato? Emissioni zero in città e guida responsabilmente sostenibile. E libertà di movimento garantita dal tradizionale motore a combustione.
La vettura viene proposta con le motorizzazioni TDI e FSI a iniezione diretta di ultima generazione, e naturalmente anche in versione ECOMOTIVE per assicurare la massima efficienza. Di serie la IBX è dotata di trazione anteriore, mentre un moderno sistema 4WD può essere richiesto come optional a garanzia di una mobilità ancora superiore.