Elegante, sobria e sportiva sia in versione diesel che a 4 ruote motrici, sia Berlina che Touring
Fondata nel 1961 nella bassa Baviera da Burkard Bovensiepen, la Alpina ha rappresentato da sempre una alternativa, un modo per distinguersi, per tutti i possessori di BMW, anche dopo la nascita nel 1971 della BMW Motorsport, che ancora oggi marchia le sue vetture con la ben conosciuta “M”.
Inizialmente era solo un valido preparatore, le sue vetture hanno vinto tre Titoli nel Campionato Turismo (1970, ’73 e ’77) e sono state pilotate anche da Jacky Ickx e Niki Lauda, ma dal 1983 è diventato costruttore con un Marchio a sé ed ha abbandonato le corse per dedicarsi esclusivamente alle vetture stradali, mantenendo sempre una stretta ed esclusiva collaborazione con BMW.
Anche dopo questo salto aziendale, la conduzione è stata sempre di tipo famigliare, ancora oggi i clienti sono quasi degli amici e sul cruscotto di ogni vettura viene applicata una targhetta identificativa.
Un diesel da 350 cv e 278 km/h
Ultima realizzazione di Alpina è la D3 Bi-Turbo esposta al Salone di Francoforte sia in versione Berlina che Touring, anche a 4 ruote motrici, presentate nella classica livrea Blu Alpina con i classici ed esclusivi cerchi a 20 razze.
La meccanica riprende quella della Serie 3 di origine con il 6 cilindri in linea in alluminio Euro6, con alimentazione common-rail ad iniezione diretta di ultima generazione e due turbo a geometria variabile, ma sensibilmente rivisto e privato della velocità limitata elettronicamente.
Dopo gli opportuni interventi e rimappatura della centralina, il motore eroga 350 cv a 4.000 giri/min con una coppia di 700 Nm disponibile tra 1.500 e 3.000 giri. Incrementate le prestazioni con una velocità massima di 278 km/h e lo 0-100 in 4,6 secondi. Sostituito anche l’impianto di scarico con un più performante Akrapovic, anche acusticamente più gratificante.
La trasmissione è a 8 rapporti Alpina Switch Tronic sviluppata in collaborazione con ZF. Uno speciale convertitore di coppia assicura che la potenza sia trasferita alle ruote posteriori nella massima efficienza e sicurezza di guida. Questo cambio, oltre alla modalità automatica, consente al guidatore di scegliere in funzione delle esigenze di guida e del terreno, tra altre due studiate specificatamente da Alpina: il Manual Schift Mode per il piacere di una cambiata manuale, oppure lo Sport Mode, più dinamico, con tempi di cambiata più corti e la possibilità di mantenere il rapporto più a lungo senza che intervenga l’elettronica con indesiderate cambiate.
Un ulteriore carattere sportivo viene offerto dal Drive Performance Control che consente al guidatore di scegliere tra un assetto Eco Pro, Comfort, Sport e Sport+ anche con DSC off, ovvero (solo per i più esperti) con esclusione del controllo dinamico di stabilità.
Adeguati a questo carattere sportivo anche l’impianto frenante, con pinze Alpina color blu e dischi anteriori da 370 mm con 4 pistoncini e 345 mm con 2 pistoncini posteriormente.
Di serie vengono proposti i classici cerchi Alpina in lega di allumino da 19” con 20 razze e pneumatici 245/35R davanti e 265/35R dietro. A richiesta anche cerchi da 20”.
La cura che Alpina dedica alle sue vetture, si apprezza anche negli interni che ne evidenziano il carattere sportivo, ma elegante, con sedili sportivi in pelle, strumentazione con fondo blu e volante con logo Alpina.
Pochi particolari esterni la differenziano dalla Serie 3 BMW, salvo un sobrio spoiler anteriore ed uno posteriore per la versione Touring, molto funzionali per migliorare il contatto con il suolo e di conseguenza la stabilità e più in generale l’handling.
Nonostante il carattere sportivo, il consumo è contenuto in 5,3 litri/100 km con emissioni di 139 g/km.
Il prezzo fissato per questa esclusiva D3 Bi-Turbo è di 55.900 euro per la Berlina, 57.700 per la Touring e 61.200 per la xDrive.
Paolo Pauletta