La casa del Leone scopre le carte e mette a disposizione di Sébastien Loeb una “208” da 875 cavalli per 875 chilogrammi!
Ecco svelata, dopo le tante indiscrezioni e notizie sapientemente filtrate con il contagocce, la 208 T16 Pikes Pike che Peugeot ha preparato per il nove volte Campione del Mondo Rally Sébastien Loeb.
Iniziamo subito con riprodurre la fiche tecnica, sottolineando che lo stupefacente rapporto peso/potenza di 1:1 permette alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in 1,8” e che, grazie a questo dato, la casa del Leone ha oggi pomeriggio definito, in sede di presentazione, questa specialissima vettura “arma assoluta” per dare l’assalto il prossimo 30 giugno a Pikes Pike:
Questa 208 T16 Pikes Peak, è stata progettata, come chiarisce la sua denominazione ufficiale, esclusivamente in funzione di questa cronoscalata pur richiamando la sua estetica – molto alla lontana – quella della vettura di serie; d’altra parte il fatto che la 208 T16 Pikes Peak sia stata ideata per essere iscritta nella classe “Unlimited”, la dice lunga sulla lontananza dalla sua più borghese progenitrice e sulla libertà di progetto della quale hanno goduto gli ingegneri Peugeot.
Come già sottolineato nell’articolo che annunciava questa nuova, entusiasmante iniziativa, Peugeot ha già ottenuto due vittorie consecutive grazie alla 405 T16 condotta da Ari Vatanen nel 1988 e Robby Unser l’anno successivo.
L’aspetto dell’auto è noto sin dallo scorso 15 aprile ma solo oggi alle foto statiche, ne sono state aggiunte altre due in azione: dalle foto, e dalla fiche tecnica si evincono chiaramente le caratteristiche base dell’auto: telaio tubolare a traliccio (che ricorda molto vagamente, nella parte visibile del “cruscotto” il telaio della vecchia e gloriosa Maserati BirdCage”), propulsore da 875 cavalli in posizione centrale-posteriore, cambio a 6 velocità a comando sequenziale con paddles al volante, impianto frenante in carbonio come dello stesso materiale, in fibra, è costruita la leggerissima carrozzeria; l’auto è estrema anche sotto il profilo aerodinamico al punto che l’alettone posteriore è quello della 908 che ha vinto la 24 Ore di Le Mans.
“Monstre” le prestazioni: 0-100 km/h in 1,8” – 0-200 km/h in 4,8” – 0-240 km/h (velocità massima indicata) in 7” netti che dovranno supportare l’azione di Loeb che, alle 8.00 di mattina del prossimo 30 giugno, dovrà cercare di bruciare nel minor tempo possibile le 156 curve disseminate lungo i 19,9 chilometri del percorso.
Loeb sarà solo alla guida su un percorso che sa tanto di “prova speciale” ma questa condizione non è ormai una novità visto il suo proficuo coinvolgimento a tempo pieno nel campionato GT World Series.
Redazione Motori360