Con equipaggiamenti ancora più curati, una nuova messa a punto delle sospensioni e un’eccellente raffinatezza, le edizioni 2011 di Nissan 370Z Coupé e Roadster esaltano il meglio della storica tradizione “Z”.
“Nissan 370Z è la vettura ideale per chi ama le emozioni della guida a tetto scoperto o il brivido di una coupé supersportiva. Abbiamo apportato qualche miglioria e piccoli ritocchi al telaio per offrire un’esperienza ancora più intensa e coinvolgente.”
L’auto-icona delle sportive Nissan, la 370Z, esce da un attento restyling che, con poche ma significative modifiche, esalta le straordinarie doti del modello, consolidandone la leadership nel mercato delle autentiche fuoriclasse.
Gli interventi riguardano principalmente il telaio delle due versioni Coupé e Roadster, e ottimizzano il comfort di marcia e la stabilità ad alta velocità. Il nuovo sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici migliora la sicurezza, mentre la telecamera per la visione posteriore integrata nel navigatore satellitare Nissan Premium Connect facilita le manovre e i parcheggi.
Altre novità sono la migliore insonorizzazione a bordo della Coupé, che risente meno dei rumori della strada, e l’inedita impostazione “Neve” della trasmissione automatica – quest’ultima per entrambe le versioni, Coupé e Roadster – che rinsalda l’aderenza su neve e ghiaccio.
“La 370Z si evolve perché Nissan ha un programma di continuo sviluppo dei suoi prodotti. È interessante notare che l’adattamento del telaio è stato realizzato in Europa espressamente per i clienti europei” ha dichiarato Simon Thomas, Senior Vice President Vendite e Marketing di Nissan in Europa. “Il Model Year 2011 enfatizza in particolare il divertimento al volante di una delle più celebri sportive del mercato.”
Le velocità medie in Europa sono superiori che nel resto del mondo. Il nostro continente ha alcune delle strade più impegnative del pianeta e molti fondi dissestati. Gli ingegneri del Nissan Technical Centre Europe (NTCE) si sono messi al lavoro per “ritoccare” il telaio della 370Z secondo questi dati. Lo schema prevede sospensioni anteriori a doppi bracci e posteriori multi-link. Per venire incontro ai gusti degli automobilisti europei, la nuova taratura degli ammortizzatori migliora il comfort di marcia e la manovrabilità ad alta velocità.
Aumenta notevolmente il controllo verticale delle ruote per ottenere un comportamento neutro della vettura sulle superfici irregolari e una maggiore compostezza in autostrada. Il migliore controllo della scocca aumenta la stabilità ad alta velocità, mentre l’isolamento perfezionato del sottoscocca impedisce ai rumori della strada di disturbare i passeggeri nell’abitacolo. Il cambio automatico opzionale a sette rapporti prevede ora una modalità “Neve”, che consente all’auto di partire in seconda invece che in prima, per evitare la perdita di trazione. Il sistema, inoltre, controlla il motore ai bassi regimi per impedire il pattinamento delle ruote su neve e ghiaccio.
L’equipaggiamento si arricchisce della telecamera posteriore per il parcheggio abbinata al navigatore satellitare opzionale Nissan Premium Connect; di serie è invece il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici. Quest’ultimo è integrato nel display del computer di bordo e avvisa il guidatore con l’accensione di una spia in caso di calo della pressione delle gomme.
Sotto tutti gli altri aspetti, la 370Z Coupé e la 370Z Roadster rimangono le auto sofisticate ed esaltanti che erano al momento del lancio, due anni fa.
In omaggio alla storica 240Z e ai 40 anni di gloria che sono seguiti, la 370Z è una sportiva classica con cofano lungo, corpo compatto, sbalzi corti e coda tronca.
La 370Z misura 4.245 mm da paraurti a paraurti. Il passo è di 2550 mm, esattamente 100 mm in meno del modello precedente. L’altezza è stata ribassata di 10 mm, portandola a 1.315 mm, mentre la larghezza è pari a 1.845 mm, 30 in più del passato. Per evitare che la linea del tetto interferisse con lo spazio a disposizione della testa, i sedili sono stati portati più in basso, e così pure il baricentro. La rigidità torsionale della scocca è incrementata anche del 30% rispetto alla 350Z, specie sul frontale dove è stata montata una barra di rinforzo sopra le torrette delle sospensioni. L’ampio uso di alluminio – che entra come componente strutturale in porte, portellone e cofano – e altre misure “snellenti” hanno permesso di sottrarre oltre 32 kg al peso complessivo della vettura, che peraltro si è arricchita di nuovi dispositivi di sicurezza, sistemi antinquinamento e dotazioni di lusso.
il piacere della guida all’aria aperta per i due occupanti. Roadster e Coupé hanno in comune alcune soluzioni stilistiche: primi fra tutti i distintivi gruppi ottici posteriori a LED a forma di boomerang e le luci anteriori a punta di freccia. Si riconoscono i tratti familiari della linea “Z”, come le maniglie verticali agli sportelli, il doppio terminale di scarico e il logo “Z” sugli indicatori di direzione.
All’interno si respira la sportività delle “Z” nell’abitacolo costruito intorno al guidatore: pulsante di accensione del motore, acceleratore fissato al pavimento, contagiri centrale e una terna di strumenti “incappucciati” – che ora include l’indicatore di temperatura dell’olio – in cima alla plancia e angolata verso il pilota. Il tetto della Roadster è completamente automatico, senza ganci a cui ancorarlo manualmente. Si aziona a velocità ridotta oppure dall’esterno dell’auto, tenendo premuto per tre secondi il pulsante di chiusura delle porte. Bastano 20 secondi per chiuderlo e aprirlo, e scompare discretamente nell’apposito vano con coperchio.
La tela del tetto è stata foderata internamente con un materiale più liscio che riduce la rumorosità. Il meccanismo non è più azionato da un motore elettrico come in precedenza, ma da una nuova pompa idraulica estremamente silenziosa. “Al momento del lancio, sia la Coupé che la Roadster erano state lodate per l’esclusivo connubio di stile e forti emozioni. La 370Z del 2011 è ancora più desiderabile, con le sospensioni finemente tarate per la guida europea e le dotazioni più ricche” conclude Thomas.