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Ford Explorer 2023: parola d’ordine avventura

Possono avventura e mobilità sostenibile andare d’accordo? Ford pensa di si, e lo dimostra con questa nuova Explorer, un SUV 100% elettrico per un pubblico giovane alla ricerca di avventure, confortevole e dotato di sistemi di sicurezza di altissimo livello e con un’ottima autonomia

 

Non fatevi ingannare dal nome, la nuova Ford Explorer ha ben poco a che fare con la versione attuale presente nei listini dell’ovale blu. Svelata al mondo da poche ore la nuova Explorer rappresenta per Ford un corso stilistico del tutto nuovo, che abbraccia la mobilità sostenibile anche quando la parola d’ordine è avventura.

La presentazione ne è stata la prova, con un inizio celebrativo nei confronti di Aloha Wanderwell, la prima esploratrice donna della storia.

Per la presentazione della Explorer in Ford si sono affidati alla giovane esploratrice e influencer Lexie Limitless, che è la persona più giovane al mondo ad aver visitato tutti i 196 paesi del globo prima di compiere i 21 anni.

È chiara dunque l’intenzione di Ford di rivolgersi a un pubblico giovane alla ricerca di avventure. Per farlo ha messo in campo il primo SUV elettrico dedicato all’Europa e sviluppato in Europa. Proprio parlando di sviluppo è giusto citare la piattaforma Meb che dovrebbe già dirvi qualcosa perché è la stessa di Volkswagen. Non è un mistero che tra le due case da qualche tempo ci sia una solida partnership, e questa ne è un’ulteriore conferma. Sulla base della ID.4 infatti nasce questa nuova Explorer, ma guai a confonderle o a sminuire il lavoro di Ford.

Explorer e ID.4 hanno filosofie completamente diverse, e Ford ci tiene a sottolinearlo con un design inedito e con delle ambizioni finora sconosciute sia in casa Volkswagen che Ford. La Explorer è la prima di una lunga serie di Ford dedicate al mercato europeo che mettono al centro del progetto la «mobilità sostenibile» al servizio del guidatore.

La Explorer è imponente e robusta, con un frontale chiuso tipico delle auto elettriche che però da modo a ingegneri e disegnatori di sperimentare. I gruppi ottici ne sono un esempio e non hanno nulla a che vedere con le Ford che già conosciamo. È la prova di un nuovo corso stilistico che parte proprio da nuovi frontali con firme luminose a Led dedicate alle motorizzazioni elettriche. Il posteriore richiama leggermente le «mastodontiche» Ford americane ma di fatto sa distinguersi mantenendo linee pulite e prive di eccessi.

Rispetto ai 4,58 metri della ID.4 con la Explorer ci fermiamo a 4,46 il che suggerirebbe meno spazio a bordo, ma in realtà non è così. Il powertrain elettrico concede sempre grandi libertà progettuali e ne sono una prova i 450 litri di bagagliaio che diventano ben 1.400 reclinando i sedili.

Al momento della presentazione è stata mostrata al mondo la colorazione Artic Blue, ma basta fare un giro nel nuovo sito di Ford per «assaggiare» anche le altre scelte cromatiche, come Lucid Red, Agate Black, Magnetic Grey e Vibrant Blue My Mind. Internamente non viene stravolto molto il design delle ultime Ford elettriche, col doppio display e materiali di buona qualità.

Qui però c’è qualche chicca aggiuntiva, come il nuovo Sync da 15 pollici denominato Sync Move. Nome insolito ma azzeccato considerando che può essere leggermente spostato con un angolo di 30 gradi, per orientarlo in modo migliore o per avere accesso al My Private Locker, un vano che si chiude con la centralizzata e che protegge gli oggetti che meritano sicurezza.

Un’altra chicca si trova tra i sedili e prende il nome di «Mega Consolle». Avete presente il classico tunnel centrale? Ecco, qui diventa un vero e proprio vano di carico dalle generosissime dimensioni. Ha infatti una capienza di ben 17 litri e può ospitare anche un laptop da circa 15 pollici. Nella parte alta della strumentazione è invece presente la Next Generation Soundbar che restituisce un audio estremamente curato e dettagliato senza tuttavia compromettere la pulizia nelle linee interne.

Per il guidatore non mancano soluzioni simili a quelle viste con le cugine tedesche di VW. Nello specifico è presente un piccolo schermo da 5” posizionato dietro al volante che riporta tutte le informazioni principali. Qualche incertezza sulle motorizzazioni non può rovinarci la festa, anche perché alla base del powertrain della Explorer c’è tutto il know-how maturato da Volkswagen negli ultimi anni ed è lecito attendersi un piccolo passo avanti in termini di autonomia e prestazioni. Ciò che è certo è un tempo di ricarica di soli 25 minuti per passare dal 10 all’80% ammesso che si utilizzi una colonnina a ricarica rapida.

Ford ha previsto 2 versioni al lancio caratterizzate da una elevata sicurezza  

Explorer ed Explorer Premium, entrambe molto ricche di accessori, potranno contare su ottimi livelli di personalizzazione, a partire dai cerchi da 19, 20 o 21 pollici. Non mancano sistemi di sicurezza di altissimo livello. Abbiamo infatti ben 12 sensori a ultrasuoni, 5 telecamere, 3 radar, e sensori nel volante che si traducono in guida autonoma di livello 2.

Per la prima volta su Ford debutta il sistema Lane Centering Technology che permette azionando l’indicatore di direzione di sorpassare l’auto che ci precede. Il tutto con l’aiuto dell’adattive Cruise Control, Lane Change Assist, Active Brake, Cross Traffic Alert e un’altra dozzina di sistemi di assistenza di cui parleremo in modo approfondito durante il nostro test drive.

A cambiare è anche il logo Ford, che pur mantenendosi identico a quello storico che siamo abituati a vedere, porta in dote un blu leggermente più scuro e cupo. Nei prossimi mesi avremo gli ultimi dettagli, ma nel frattempo sappiate che i prezzi partiranno da circa 45 mila euro. 

[ Ermanno Ceccherini ]