Il suo ultimo studio individua i 5 trend della mobilità 2023 ed evidenzia che i nuovi modelli di sostenibilità ambientale ed economica passano dalla telematica
Per aziende e consumatori non si può più procrastinare il confronto con i nuovi e più virtuosi stili di vita che stanno sempre più cambiando anche l’approccio alla mobilità e le aziende debbono saper cogliere le opportunità offerte dalla trasformazione digitale anche nell’ambito automotive e dei trasporti e Geotab – leader globale in ambito IoT e veicoli connessi – ha identificato i 5 seguenti trend che caratterizzeranno il settore della telematica per la gestione delle flotte per il 2023:
1] La sfida di oggi e domani è dare forma ai dati
È sempre più chiaro che il vero valore delle aziende è costituito dalle informazioni o, per meglio dire, dalla capacità di gestirle: i dati infatti debbono essere interpretati e utilizzati a vantaggio dell’utente e proprio per tale ragione le aziende dovranno saper sfruttare la telematica in un’ottica di vera e propria monetizzazione del dato e saper monitorare con precisione i costi, ottimizzandoli.
Nel corso di questo 2023 vedremo con ogni probabilità svilupparsi quindi una crescente attenzione nei confronti del ritorno sull’investimento (ROI) in modo da identificare aree e tecnologie di reale beneficio mentre in Italia, dove il tessuto imprenditoriale è formato in gran parte da PMI poco strutturate, tale modello deve ancora diffondersi su larga scala: ciononostante si sta cominciando a riscontrare una maggiore maturità manageriale, che dovrebbe portare, auspicabilmente nell’arco dei prossimi 12 mesi, ad una maggiore sensibilizzazione circa la necessità di analizzare e interpretare i propri dati anche sotto il profilo dei costi; chi prima comprenderà questo cambiamento prima guadagnerà in termini di competitività facendo così la differenza nel mercato.
In tale contesto, i set di dati anonimizzati messi a disposizione dalla telematica saranno fondamentali per eseguire un efficace confronto (benchmarking) fra gestione, performance e schemi di guida della propria azienda con quelli di altre aziende con flotte simili, così da individuare eventuali margini di miglioramento sulla base di evidenze concrete.
2] Mobilità elettrica
Secondo il recente studio di Geolab «Il valore della sostenibilità: il potenziale dell’elettrificazione nelle flotte europee», la nuova frontiera sarà la telematica connessa all’infrastruttura, tale studio ha quantificato in 12.035 euro il risparmio medio per veicolo ricavabile dal passaggio all’elettrico ma, ciononostante, nel periodo gennaio-novembre 2022 l’associazione Motus-E ha rilevato circa 15 mila immatricolazioni di auto elettriche in meno in Italia rispetto all’anno precedente (44.942 nel 2022 contro le 61.327 del 2021).
Le cause di tale fenomeno possono essere ricercate in fattori diversi: dai ritardi nella consegna di auto nuove, all’aumento del costo dell’energia, fino alle carenze a livello infrastrutturale che ancora caratterizzano il nostro Paese (ndr: senza dimenticare l’ancora notevole differenza di costo fra un’auto con propulsore endotermico ed una elettrica di simili caratteristiche, differenza che in tempi di crisi ed in assenza di vere campagne incentivanti da parte dello Stato possono influenzare la scelta del fleet manager a favore di un consistente risparmio nel breve termine in attesa di più favorevoli contingenze).
In questo scenario, la nuova frontiera tecnologica per una gestione efficace ed efficiente dei veicoli elettrici consisterà nell’utilizzo di soluzioni connesse che possano dialogare con l’infrastruttura di rete: gli algoritmi della telematica dovranno essere in grado di capire non solo quando è più intelligente ricaricare i veicoli sulla base delle loro specifiche necessità (livello della batteria, chilometri percorsi, ecc.), ma anche quando è più opportuno farlo in base ai costi dell’energia elettrica e le fasce orarie. Non va tuttavia dimenticata l’importanza degli investimenti, a livello sia pubblico e sia privato, per il potenziamento di un’infrastruttura che in Italia è ancora lontana dal livello di sviluppo di altri Paesi europei. Se si pensa che i veicoli commerciali elettrici sono destinati ad aumentare (soprattutto nelle aree urbane dove il segmento last mile delivery è in continua espansione e i limiti alla circolazione dei veicoli a combustibili fossili sono sempre più stringenti), appare evidente l’urgenza di interventi da parte delle Istituzioni per migliorare la rete.
3] Telematica di bordo
Disponibili già da tempo, i dispositivi di bordo hanno beneficiato di evoluzioni che continueranno anche nel 2023 e oltre: infatti, secondo il report «The Global Automotive OEM Telematics Market» di Berg Insights, ben il 39;82,7% dei veicoli prodotti nel 2024 disporrà di telematica integrata.
Sebbene la qualità del dato presenti ancora ampi spazi di miglioramento, già oggi l’installazione di fabbrica del device annulla le barriere all’entrata e consente ai dispositivi di bordo di offrire indubbi vantaggi in termini di semplificazione dell’accesso alle informazioni. Inoltre, le piattaforme di analisi e insight tipicamente proposte dai fornitori di telematica offrono funzionalità avanzate: la connessione con le case costruttrici rappresenta dunque un importante valore aggiunto sia per l’utente finale e sia per i fleet managers e relative aziende.
4] Mezzi pesanti e monitoraggio da remoto
L’obbligo di installare un cronotachigrafo digitale sui mezzi pesanti ha favorito l’aumento dei livelli di sicurezza sulle strade ed ha contestualmente imposto ad aziende e conducenti il rispetto dei relativi requisiti di conformità: il 2023 sarà l’anno giusto per dotarsi di strumenti di lettura da remoto del dispositivo, portando importanti vantaggi dal punto di vista non solo della compliance, ma anche dell’ottimizzazione, poiché sarà possibile scaricare il dato dal mezzo in movimento.
Digitalizzare i dati del cronotachigrafo consentirà quindi di analizzare e correggere eventuali errori, incrementando la sicurezza dell’autista e di conseguenza anche degli utenti della strada. Inoltre, avere a disposizione indicazioni chiare sul comportamento al volante permetterà di intervenire sulle abitudini sbagliate anche dal punto di vista dei consumi: un miglior stile di guida (in linea con le regole del cosiddetto eco-driving) favorisce la riduzione di consumi ed emissioni. Per un’industria ad elevato impatto ambientale come quella del trasporto pesante, dunque, la digitalizzazione dei dati sarà una chiave di intervento per favorire comportamenti virtuosi e migliorare la sostenibilità dei mezzi stessi.
5] Il futuro dei dati passa dalla gestione intelligente della video telematica
Se oggi le aziende stanno imparando a monetizzare i dati ottenuti dalla telematica, il prossimo passo sarà quello di utilizzare l’«Intelligenza Artificiale»per l’interpretazione dell’immagine video, che andrà ad arricchire così l’insight stesso.
Attualmente le potenzialità del video non sono ancora sfruttate appieno: le dashcam già disponibili sul mercato, per esempio, potranno essere associate ai dati raccolti dalla telematica per la ricostruzione degli incidenti e per il monitoraggio dello stile di guida dei conducenti ma, la vera rivoluzione arriverà con lo sviluppo di tecnologie che – grazie a funzionalità quali il riconoscimento facciale – consentiranno di interpretare in modo smart e in tempo reale i frame video raccolti, così da intervenire tempestivamente in caso di necessità.
La dichiarazione
Franco Viganò, Director Strategic Channel Development e Country Manager di Geotab Italia ha sottolineato che “mai come oggi è fondamentale che le aziende imparino a gestire il cambiamento, trasformando i fattori di discontinuità in opportunità. Dopo il COVID-19 e lo scoppio del conflitto Russia-Ucraina, sono la crisi energetica e l’aumento dell’inflazione le dinamiche che domineranno i prossimi mesi. In Italia le PMI hanno iniziato a fare squadra collaborando in associazioni più grandi, raggiungendo una maggiore maturità organizzativa che consentirà loro di adottare strategie virtuose in termini di gestione dei costi e raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità”.
[ Andrea Colomba ]