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Alfa Romeo Stelvio: il primo SUV del marchio italiano in versione Quadrifoglio

Al Salone californiano il Biscione si presenta in versione Quadrifoglio con il potente ed esclusivo 6 cilindri da 510 cavalli

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Alla rassegna californiana, in anteprima mondiale, è stato presentato il primo SUV del Biscione in oltre un secolo di storia… Il debutto nella esclusiva versione Quadrifoglio da 510 cavalli. Stelvio il suo nome per evocare imprese straordinarie sul valico montano più alto d’Italia, ma anche per divenire il punto di riferimento del segmento grazie al design distintamente italiano, motori all’avanguardia e innovativi, perfetta distribuzione dei pesi, soluzioni tecniche uniche e un eccellente rapporto peso/potenza.

SUV Stelvio, spirito Alfa Romeo

Nato nell’esclusivo Centro d’ingegneria Alfa Romeo a Modena, nel cuore della Motor Valley italiana, il SUV Stelvio sarà realizzato nella rinnovata fabbrica di Cassino su una linea di produzione dedicata esclusivamente ai nuovi modelli Alfa Romeo, come l’affascinante Giulia che ha dato vita nel 2015 alla nuova era del marchio, attraverso i suoi rivoluzionari canoni di stile, sportività e tecnologia. Oggi, gli stessi ingredienti adattati a una nuova categoria di automobili, ritornano nell’originale SUV Stelvio: stile sportivo al 100% Alfa Romeo, prestazioni di assoluta eccellenza e una dotazione tecnologica e tecnica che non conosce paragoni nel segmento dei SUV compatti premium.

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Il SUV Stelvio nasce dal perfetto equilibrio tra heritage, velocità e bellezza, una vera e propria alchimia magica che appartiene alla storia ultrasecolare del marchio. Per ottenerla, ieri come oggi, è necessario coniugare, sapientemente, le tre caratteristiche peculiari del design italiano: il senso delle proporzioni, la semplicità e la cura per la qualità delle superfici. Sono gli stessi ingredienti che hanno dato vita al modello Giulia (Auto Europa 2017) – il nuovo paradigma Alfa Romeo e fonte d’ispirazione per il futuro – che sono stati ovviamente rielaborati accuratamente per essere adeguati a un volume diverso come quello di uno sport utility.

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Stelvio esprime compattezza, forza e dinamicità come dimostrano le dimensioni contenute (468 centimetri di lunghezza, 165 cm di altezza e 216 cm di larghezza) e sulla versione Quadrifoglio presentata a Los Angeles, spicca una minigonna in tinta carrozzeria impreziosita da un’appendice in carbonio che ne accentua ulteriormente la sportività. Questo contenuto, insieme ai paraurti anteriore e posteriore e ai possenti archi passaruota, tutti dello stesso colore di carrozzeria, fanno sì che Stelvio Quadrifoglio risulti più simile a una berlina sportiva che a un tradizionale SUV di questo segmento.

Interni in Alcantara® per esaltare italianità e sportività

La stessa ispirazione sportiva si ritrova all’interno, pulito ed essenziale, progettato intorno al guidatore, come dimostra il raggruppamento di tutti i comandi sul volante piccolo e diretto – con un inserto in Alcantara® nera con cuciture a vista in colore rosso nella parte alta per una ottimale presa nelle curve strette – disegnato per adattarsi a tutti gli stili di guida.

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Il posto di guida è stato forgiato intorno al guidatore con il tunnel diagonale e la plancia leggermente ondulata ed è stato «cucito» come un abito, con cura artigianale e materiali pregiati, primo fra tutti l’Alcantara®, oltre a fibra di carbonio, legni e tessuti scelti per la loro piacevolezza visiva e tattile e assemblati in modo da fare sentire la mano dell’uomo.

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Motori all’avanguardia: V6 BiTurbo da 510 cv o Turbo da 280 cv

Il propulsore d’eccellenza per tecnologia e performance è logicamente è il 2.9 V6 BiTurbo benzina da 510 cavalli abbinato al cambio automatico a otto marce ispirato da tecnologie e competenze tecniche Ferrari. L’unità BiTurbo benzina 6 cilindri è totalmente in alluminio per ridurre i pesi assoluti della vettura, in particolare quello sull’asse anteriore, ed è anche «parsimonioso» in determinate condizioni grazie al sistema di disattivazione dei cilindri a controllo elettronico. Il cambio è un ZF automatico a 8 marce con palette sul piantone dello sterzo e, in base alla scelta della modalità  del selettore AlfaTM DNA Pro, offre fluidità, comfort e  facilità di guida in tutti gli ambiti di utilizzo, compreso quello urbano, migliorando ulteriormente i consumi di carburante e le emissioni di CO2; nella modalità «Race» è in grado di cambiare in soli 150 millisecondi. L’alternativa è il 4 cilindri 2.0 Turbo benzina da 280 cv a 5.250 giri/min e coppia massima di 400 Nm a 2.250 giri/min. accoppiato sempre a un cambio automatico a 8 marce, efficiente nei consumi e particolarmente pronto ai comandi dell’acceleratore in tutto l’arco di funzionamento.

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Soluzioni tecniche uniche ed esclusive

Sicura grazie a un’accoppiata vincente tra telaio e sospensioni, Stelvio Quadrifoglio adotta numerosi e sofisticati sistemi per rendere ancora più esaltante l’esperienza di guida, già garantita da un’eccellenza tecnica di base. La Quadrifoglio, dotata dell’innovativo sistema di trazione integrale con tecnologia Q4, propone: il nuovo selettore Alfa DNA Pro, che modifica il comportamento dinamico del veicolo in base alle scelte del guidatore: Dynamic, Natural, Advanced Efficiency (modalità di risparmio energetico) e Race (l’ideale per il massimo delle prestazioni); la tecnologia Torque Vectoring, per la prima volta abbinata alla trazione integrale Q4, ottimizza la motricità di Stelvio Quadrifoglio e ne accentua il suo carattere sportivo; le sospensioni con tecnologia esclusiva AlfaLink a doppio braccio oscillante con asse di sterzo semi-virtuale, che ottimizza l’effetto filtrante e consente di sterzare in modo rapido e preciso; l’Integrated Brake System (IBS) e i dischi carbo-ceramici, che hanno debuttato sulla Giulia, che riduce sensibilmente lo spazio di frenata su qualsiasi fondo stradale; l’AlfaTM Chassis Domain Control (CDC) che rappresenta il «cervello» di Stelvio Quadrifoglio che coordina tutta l’elettronica di bordo adattando in tempo reale l’assetto della vettura, rendendo dinamiche le mappature delle modalità dell’AlfaTM DNA Pro, sulla base dei dati di accelerazione e rotazione rilevati dai sensori.

[ Redazione Motori360 ]