Cinque veicoli molto competitivi progettati per l’impegnativa gara argentina
Il Team Monster Energy X-raid si presenta alla partenza della Dakar con cinque equipaggi molto agguerriti e altrettante Mini ALL4 Racing molto competitive. Dopo oltre 10.000 km di test e gli ultimi aggiustamenti alle vetture nel deserto marocchino intorno ad Erfud, il boss del team X-raid Sven Quandt si sente particolarmente fiducioso sull’esito della gara. “Nei mesi scorsi abbiamo lavorato sodo intorno alle Mini e sono convinto che i 5 piloti daranno il massimo per tirar fuori il potenziale delle vetture”.
I piloti
Cinque le Mini assegnate ai seguenti equipaggi:
1) 300 – Stéphane Peterhansel (FRA) / Jean-Paul Cottret (FRA)
2) 301 – Nasser Al-Attiyah (QAT) / Lucas Cruz (SPA)
3) 304 – Nani Roma (ESP) / Michel Périn (FRA)
4) 307 – Orlando Terranova (ARG) / Paulo Fiúza (ARG)
5) 309 – Krzysztof Holowczyc (POL) / Konstantin Zhiltsov (RUS)
A meno di un mese dalla partenza da Rosario, Mr. Dakar, ovvero Stéphane Peterhansel che di edizioni ne ha vinte 11 con 2 o 4 ruote, ha detto: “Da quando la Dakar si è trasferita in Sud America i tracciati sono stati più vari, ma anche meno duri che in Africa. Quest’anno gli organizzatori hanno voluto ricreare lo spirito che c’era in Africa, per questa ragione il percorso dell’edizione 2014 è molto più difficile, ma comunque non vedo l’ora di affrontarlo”.
Questo è il terzo anno consecutivo che Stéphane Peterhansel è al volante di una Mini con la quale ha già dimostrato il suo talento nelle condizioni più difficili, perciò il binomio Mini ALL4/Peterhansel ha tutte le carte per ambire al podio.
Con il 1° posto al Baja Portalegre, Krzysztof Holowczyc ha vinto la Coppa del Mondo Cross Country Rally FIA e il team X-raid mette in bacheca la VI Coppa del Mondo consecutiva. Il pilota polacco ha detto che questa vittoria lo ha risollevato dopo il ritiro nella Dakar 2013 e che in questa prossima Dakar darà il massimo con la Mini ALL4 anche in considerazione che è rossa e bianca come la bandiera polacca.
Orlando Terranova, “Orly” per gli amici, aveva già gareggiato alla Dakar per il team X-raid con la BMW X3 CC nel 2009, 2011 e 2013 dove ha conquistato un bel 5° posto.
Il pilota argentino è un buon conoscitore della corsa, visto che questa è la sua ottava partecipazione, prima con le moto e ultimamente con le auto, anche se, a parte un 9° posto nel 2010, si è sempre ritirato. Nonostante abbia cambiato vettura dopo la Dakar 2013, si è subito dimostrato a suo agio con la Mini ALL4, tanto che a ottobre ha vinto di forza il Rally del Marocco “Oilibya”.
Anche il pilota spagnolo Nani Roma arriva dalle 2 ruote con le quali ha vinto la Dakar nel 2004 con una KTM. Dopo un 2013 ricco di soddisfazioni ottenute all’Abu Dhabi Desert Challenge, al Baja España e alla Baja Ungheria, si presenta molto carico e motivato alla linea di partenza di Rosario.
Fino a qualche giorno fa era certo che Nasser Al-Attiyah avrebbe partecipato alla Dakar 2014 con un buggy, evoluzione di quello con il quale è stato costretto al ritiro nella scorsa edizione. Nelle ultime ore però il pilota del Qatar ha preferito accettare l’invito di Sven Quandt ritornando dopo quattro anni con il Team X-raid, con il quale aveva già gareggiato dal 2005 al 2009 con una BMW X3 CC.
Con questa last entry, Sven Quandt dispone di una squadra di grandi campioni, ognuno dei quali ha la possibilità di conquistare il più alto gradino del podio. Se poi consideriamo anche le altre 7 Mini ALL4 Racing dei piloti “privati” e la BMW X3 CC, le chance per le vetture realizzate da X-raid di monopolizzare la parte alta della classifica sono molto elevate.
Le Mini ALL4 Racing
La struttura della vettura realizzata da Heggemann Autosport GmbH, è costituita principalmente da un pianale sul quale è stata fissata una cellula in tubi di acciaio da 50 mm di diametro, in modo da formare una gabbia a protezione di pilota e navigatore.
Su questa struttura sono stati applicati gli elementi della carrozzeria realizzata in fibra di carbonio. Nonostante le sembianze siano le stesse della Mini Countryman, le dimensioni di questa Mini ALL4 Racing sono circa il 5% superiori a quelle della versione di serie.
Il motore è un bi-turbo diesel da 3 litri (2.993 cc) con una potenza limitata per regolamento, per mezzo di una strozzatura da 38 mm, di circa 300/315 cv a 3.250 giri/min realizzato sul blocco BMW, lo stesso adottato dalla X3 CC, ma specificatamente rimodulato e prodotto dalla austriaca Magna Steyr. Il propulsore è dotato di un carter secco in modo da ottimizzare la lubrificazione nelle condizioni più estreme delle gare di endurance.
Non essendo la velocità un valore determinante, è contenuta in 185 km/h, ma con l’eccezionale coppia di 700 Nm a 2.100 giri/min. L’impianto di scarico è stato specificatamente progettato e realizzato dallo specialista sloveno Akrapovič in collaborazione con X-raid.
Il cambio è sequenziale Sadev a 6 rapporti+retro con comando a leva in posizione tradizionale tra i due sedili. Dopo l’avviamento del motore, la marcia si innesta premendo la frizione AP Racing, mentre le successive cambiate avvengono senza l’intervento della frizione. La trazione è chiaramente integrale.
Le sospensioni sono costituite da doppi ammortizzatori per ruota ad ampia escursione per assicurare sempre contatto con il terreno, coassiali con la molla e totalmente regolabili.
I freni sono a disco ventilati da 320 mm, raffreddati ad aria davanti e ad acqua/aria posteriormente, con pinze AP Racing a 6 pistoncini.
Spartano ma completo l’abitacolo, con due sedili Recaro Motorsport resi più confortevoli per il tipo di gara e naturalmente equipaggiati con cinture di sicurezza a 6 punti e con il sistema di sicurezza HANS (Head and Neck Support) per trattenere testa e collo.
Il cruscotto in fibra di carbonio è diviso in 3 parti. Una di fronte al pilota con un semplice display sopra il piantone dello sterzo che indica il rapporto del cambio inserito e quando è il momento di cambiare marcia al fine di evitare il fuori giri e sfruttare al meglio la coppia; su un pannello in posizione centrale, visibile sia dal pilota che dal navigatore, è alloggiato uno schermo che indica la velocità, la pressione dell’olio, le temperature e le varie rilevazioni elettroniche; di fronte al navigatore un altro pannello con i vari strumenti necessari alla navigazione.
Paolo Pauletta
Caratteristiche Mini ALL4 Racing
Motore: Tipo N57RS12 Bi-turbo Diesel
Potenza: 307 cv a 3.250 giri/min
Coppia: circa 700 Nm a 2.100 giri/min
Cilindrata: 2.993 cm3
Velocità max: circa 185 km/h
Trasmissione: Cambio sequenziale a 6+1 rapporti (Sadev)
Frizione: AP Racing
Differenziale: Xtrac
Freni: dischi AP Racing (320 x 32 mm), raffreddamento ad aria avanti, aria/acqua dietro
Lunghezza / Larghezza / Altezza: 4.333 / 1.998 / 1.966 mm
Passo: 2.906 mm
Carreggiata: ant./post. 1.736 mm
Peso a vuoto: 1.900 kg
Pneumatici: Michelin All-Terrain 245/80R-16
Serbatoio: capacità circa 375 litri