Abbiamo avuto già qualche tempo per abituarci all’idea. Ora bisogna agire. Se al pensiero dei pneumatici invernali ci vengono già in mente controlli, appuntamenti fissi, costi e tanta fatica in più, pensate questo: su parecchie strade ormai è obbligatorio avere a bordo catene da neve (a patto che sappiate montarle). O gomme adatte alla stagione.
E’ l’istituzione che ce lo richiede, sono i fatti di cronaca che ci mettono sull’attenti, i controlli della polizia che ci spronano. È passato più di un anno dal luglio del 2010 quando la regolamentazione stradale è cambiata. E ora si fa sul serio. Inutile sfuggire al problema. Se le catene, fai-da-te-sotto-clima-tempestosi, non è mai stato il vostro forte, non pensiamoci due volte. Andate dal gommista: prenderà in consegna l’auto e vi farà spendere denaro per acquistare qualcosa che apparentemente già avete. Ma che vi salverà.
Con il tempo è cambiato il nome e quelle che erano gomme “da neve” sono diventate “invernali”. Ma si parla sempre di pneumatici speciali e indispensabili per la sicurezza, dove con “speciali” non si intendono i chiodati del decennio scorso, a cui i cittadini facevano spallucce perché tipicamente montane, ma gomme adatte alle rigide temperature, che coinvolgono tutti. E’ diversa la mescita, le lame, lo scorrimento sull’asfalto. E sono necessarie. Perché è il clima con tutto ciò che ne consegue che più di ogni altra cosa mette alla prova il pneumatico, in termini di aderenza, rotolamento, perfino di consumi. Diventa indispensabile allora un pneumatico ad hoc che già allo sfiorare degli 8 gradi favorisce la guida, migliorando le prestazioni su ogni genere di manto.
Prodotti validi, il cui passaparola ha fatto sì che in questi ultimi anni ci fosse un effetto boomerang niente male. Nel 2005/2006 solo un milione di pezzi su 26 milioni erano i pneumatici invernali, un numero che lo scorso anno ha raggiunto i 6 milioni e mezzo e che prevede con le normative in vigore un’inevitabile crescita per l’anno entrante. Anche perché da quest’inverno ci sarà un controllo maggiore da parte della stradale che si impegnerà con verifiche più accurate affinché le auto viaggino il più sicure possibile. “Il corretto equipaggiamento del veicolo costituisce il primo passo per un viaggio sicuro – sostiene Roberto Sgalla Direttore del Servizio Polizia Stradale – È dal 2003 che in collaborazione con Assogomma (gruppo che comprende il 90% di produttori di pneumatici) promuoviamo mirate campagne di sicurezza per controllare lo stato degli pneumatici e le loro condizioni di pressione ed usura. Il nostro impegno si fa più intenso con l’approssimarsi della stagione invernale, quando con pioggia o neve il manto stradale può farsi scivoloso ed il ruolo dei pneumatici diventa ancora più importante.”
A facilitare le autorità, un bollino che il gommista autorizzato apporrà in bellavista sul lunotto: “io uso pneumatici invernali”. Un lasciapassare niente male che seppur non abbia grosso significato per i non addetti ai lavori rende consapevoli: sicurezza e 4 invernali montati sull’auto, spesso con tanto di buona conservazione dei pneumatici estivi che il gommista di fiducia in primavera ci ricambierà.
Il costo del treno invernale viene attutito: l’estivo per l’estate, l’invernale per l’inverno, meno uso dell’ estivo che prima veniva utilizzato tutto l’anno fa si che l’usura venga limitata, ritardando quel cambio obbligatorio che le gomme avrebbero ugualmente eseguito dopo un tot di anni. A conti fatti questa sicurezza pure economicamente conviene.